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Le associazioni AMSI, UMEM, Co-mai e il Movimento Internazionale Uniti per Unire(UN@UN) accolgono con profondo sostegno il messaggio di speranza e pace di Papa Francesco per il Giubileo 2025.

Immagine del redattore: AISIAISI

Il Prof. Foad Aodi insieme ai coordinatori Dipartimento (UN@UN) "Dialogo e rispetto reciproco interreligioso" e ai vice presidenti Co-mai: “Le parole di Papa Francesco ci ispirano a rinnovare il nostro impegno verso un mondo di speranza, pace e solidarietà. Il suo appello a seminare speranza nei luoghi di sofferenza, solitudine e conflitto rappresenta un faro per il nostro lavoro quotidiano nel promuovere il dialogo interculturale, l’integrazione e il rispetto reciproco tra le comunità.”

ROMA, 27 DIC 2024 - Le associazioni AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), UMEM (Unione Medica Euromediterranea), Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), insieme al Movimento Internazionale Transculturale Uniti per Unire e i media partner Web Tv Unione per l’Italia e Radio Co-mai Internazionale e loro dipartimento congiunto; Dialogo e rispetto reciproco interreligioso, si uniscono al messaggio di speranza, dialogo e impegno pronunciato ieri da Papa Francesco in occasione dell’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, che ha inaugurato solennemente il Giubileo 2025.


I Coordinatori del Dipartimento congiunto “Dialogo e rispetto reciproco interreligioso di (UN@UN)”, ovvero il vescovo anglicano Vescovo Miguel, Imam Soufi Mustapha, Zeinab Ismail, Pino Mauro Pironti, Wafaa Nahhas, Amir Younes, insieme ai vici presidente della Co-mai, Belaitouche Kamel Eddine e Tilouani Eddaoudi, e al Prof. Foad Aodi, medico, giornalista, esperto di salute globale e geopolitica internazionale, e membro del Registro Esperti FNOMCEO, dichiarano: “Le parole di Papa Francesco ci ispirano a rinnovare il nostro impegno verso un mondo di speranza, pace e solidarietà. Il suo appello a seminare speranza nei luoghi di sofferenza, solitudine e conflitto rappresenta un faro per il nostro lavoro quotidiano nel promuovere il dialogo interculturale, l’integrazione e il rispetto reciproco tra le comunità”.


Durante la celebrazione della Santa Messa della Notte di Natale, il Santo Padre ha sottolineato l’importanza della speranza come dono e impegno: “Questo è il tempo della speranza! Un tempo per trasformare il mondo, perché diventi davvero giubilare per tutti: per i più poveri, per i prigionieri di vecchie e nuove schiavitù, per le vittime della guerra e della violenza”. 


Un messaggio che riflette pienamente lo spirito delle battaglie portate avanti dalle nostre associazioni contro ogni forma di violenza, ingiustizia e discriminazione.


In un contesto globale segnato da conflitti armati, crisi migratorie e crescenti disuguaglianze, le parole del Papa rappresentano una chiamata urgente all’azione comune. 


“Condividiamo pienamente l’invito del Santo Padre a combattere la logica del profitto che deturpa la nostra madre Terra e a promuovere politiche di cooperazione internazionale che allevino il peso dei debiti ingiusti per i Paesi più poveri”, hanno aggiunto.


Le associazioni AMSI, UMEM e Co-mai, con il Movimento Uniti per Unire, ribadiscono il loro impegno a promuovere la salute globale, il dialogo interculturale e la cooperazione internazionale come strumenti fondamentali per costruire un futuro di pace. In particolare:


- Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza, terrorismo e discriminazione, riaffermando il valore della dignità umana e del rispetto per tutte le culture e religioni.

- Promuoviamo il dialogo interculturale e interreligioso come strumento per superare i conflitti e costruire ponti tra le comunità.Sosteniamo politiche di integrazione e solidarietà per i migranti e i rifugiati, garantendo loro dignità, sicurezza e accesso ai diritti fondamentali.

- Rinnoviamo l’impegno nella lotta contro le disuguaglianze globali, attraverso iniziative che favoriscano lo sviluppo sostenibile, l’accesso equo alle cure mediche e la salvaguardia dell’ambiente.


Accogliamo inoltre con particolare entusiasmo l’iniziativa senza precedenti, da parte di Papa Francesco, di aprire una Porta Santa nel carcere di Rebibbia, un gesto di profonda vicinanza e misericordia verso i più emarginati. 


Un simbolo potente che ci spinge a intensificare i nostri sforzi per portare speranza a chi vive nella solitudine e nel dolore. Concludiamo con l’appello del Papa: “Portare speranza lì dove è stata perduta, seminare speranza lì dove la vita è ferita”. Questo Giubileo sia un invito per tutti noi a rinnovare il nostro impegno per un mondo più giusto, solidale e inclusivo.


“Professiamo la pace nel mondo, diciamo no alle guerre e sì al dialogo e al rispetto reciproco e interreligioso. Come dimostrato dal successo mondiale dell'iniziativa che ha promosso il dialogo tra cristiani e musulmani, con eventi in moschee e chiese il giorno 11.09.2016 con #Cristianinmoschea.


Da questa esperienza è nato il Dipartimento per il Dialogo e il Rispetto Interreligioso del Movimento Uniti per Unire, sviluppato insieme alla CO-mai e coordinato da esponenti musulmani, cristiani, ebrei e anche da rappresentanti da Nazareth.


Così dichiarano i Consigli Direttivi, insieme al Prof. Foad Aodi, medico palestinese, giornalista internazionale iscritto all’albo di Roma e del Lazio, ed esperto di salute globale, i Coordinatori del Dipartimento congiunto “Dialogo e rispetto reciproco interreligioso di (UN@UN)”, il vescovo anglicano Vescovo Miguel, Imam Soufi Mustapha, Zeinab Ismail, Pino Mauro Pironti, Wafaa Nahhas, Amir Younes insieme ai vici presidente della Co-mai, Belaitouche Kamel Eddine Tilouani Eddaoudi, con il Dr. Nadir Aodi Podologo, Coordinatore Commissioni "Podologi" e "Nuove Generazioni" di AMSI, Uniti per Unire e UMEM.


Ufficio Stampa Uniti per Unire

Sede operativa presso il Centro Medico Iris Italia

Via Valsavaranche 83-85 Roma

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REDAZIONE AISI

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