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Vaccinazioni infantili in affanno, rallenta la copertura dopo il Covid

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 25 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Uno studio internazionale ha aggiornato le stime sulla copertura vaccinale infantile in 204 Paesi tra il 1980 e il 2023. L’analisi ha preso in esame 11 combinazioni vaccinali raccomandate a livello globale. I dati mostrano una crescita importante su scala storica, ma segnalano un brusco rallentamento nell’ultimo decennio, con un evidente calo post-pandemia.

Crollo dopo il 2020 e livelli ancora sotto la media pre-Covid

Le vaccinazioni del programma esteso di immunizzazione (Epi) – tra cui DTP1, DTP3, MCV1, Pol3 e BCG – hanno quasi raddoppiato la propria copertura mondiale tra il 1980 e il 2023. Tuttavia, tra il 2010 e il 2019 si è assistito a un rallentamento in molti Paesi, specialmente in quelli ad alto reddito. L’emergenza sanitaria del 2020 ha accentuato la crisi: i tassi globali sono crollati e, nel 2023, non si è ancora tornati ai livelli pre-Covid.


Vaccini più recenti in crescita lenta

Le vaccinazioni introdotte più di recente, come PCV3, RotaC e MCV2, continuano a crescere ma a ritmi molto più lenti rispetto alle previsioni fatte prima della pandemia. Secondo le stime, solo il vaccino DTP3 potrebbe raggiungere la soglia del 90% di copertura globale entro il 2030, e solo nello scenario più favorevole.


Tornano a salire i bambini senza alcuna dose

Il numero di bambini “zero-dose” – cioè coloro che non ricevono nemmeno la prima dose del vaccino DTP – era diminuito del 74,9% tra il 1980 e il 2019, ma ha subito una nuova impennata nel 2021 raggiungendo i 18,6 milioni, per poi scendere a 15,7 milioni nel 2023. Oltre la metà di questi casi si concentra in otto Paesi: Nigeria, India, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Somalia, Sudan, Indonesia e Brasile.


Servizi sanitari fragili e aree di conflitto tra i fattori critici

Le zone maggiormente colpite sono quelle con forti carenze nei servizi sanitari o segnate da instabilità e conflitti, soprattutto in Africa sub-sahariana. Lo studio evidenzia che per rispettare gli obiettivi del programma IA2030 serviranno interventi rapidi e su larga scala, con focus particolare su Asia meridionale, America Latina e Caraibi.


Recuperare il terreno perso è ancora possibile

Tra le misure raccomandate figurano il rafforzamento dei sistemi sanitari di base, strategie mirate per le popolazioni più vulnerabili e programmi globali come il “Big Catch-Up”, pensato per accelerare il recupero delle coperture compromesse dalla pandemia.


REDAZIONE AISI

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