Gravidanza e salute mentale, nuove linee guida Iss: focus su depressione, violenza e inclusione sociale
- AISI
- 24 giu
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Più attenzione al benessere psicologico, alla violenza di genere e ai fattori sociali: l’Istituto Superiore di Sanità rivede le raccomandazioni per l’assistenza alla gravidanza fisiologica, con un approccio centrato sulla donna e un percorso integrato fino al post-parto.

Screening psichico e rete territoriale: al centro il benessere mentale perinatale
L’Istituto Superiore di Sanità ha aggiornato le raccomandazioni cliniche sulla gravidanza fisiologica, con una nuova versione della linea guida nazionale curata dal Centro per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps). Il documento, rivolto ai professionisti del percorso nascita e ai familiari delle gestanti, introduce interventi mirati per proteggere la salute mentale in gravidanza e dopo il parto, promuovendo una presa in carico globale.
Tra le novità principali c’è la raccomandazione di effettuare screening sistematici per ansia e depressione durante ogni bilancio di salute in gravidanza e nel primo anno dopo la nascita. Il dato che ha motivato la misura è drammatico: il suicidio è la prima causa di morte materna in Italia fino a 12 mesi dal parto. Per contrastare il fenomeno, si suggerisce di attivare una rete assistenziale integrata che includa salute mentale, servizi sociali e risorse territoriali.
Violenza di genere: ruolo chiave dei sanitari nel riconoscimento precoce
Il documento pone particolare enfasi sulla valutazione della violenza domestica e di genere, evidenziando il ruolo dei professionisti sanitari nel riconoscere segnali di rischio già durante la gravidanza. Secondo i dati internazionali, una donna su quattro subisce violenza in gravidanza, e il personale sanitario può offrire supporto tempestivo, orientamento ai servizi e protezione.
Determinanti sociali e inclusività: superare le barriere nell’accesso alle cure
La linea guida aggiornata riconosce l’effetto dei fattori sociali complessi sulla salute materna. Tra i principali ostacoli vengono segnalati povertà, isolamento, migrazione recente e barriere linguistiche, che possono compromettere l’accesso ai servizi e aumentare il rischio di complicazioni. L’approccio proposto è multidimensionale, con attenzione agli aspetti emotivi, sociali e relazionali.
Continuità assistenziale ostetrica e bilanci di salute programmati
Tra gli strumenti promossi vi è il modello di continuità assistenziale ostetrica, che prevede almeno otto incontri di bilancio di salute per ogni donna in gravidanza. Questo schema consente una valutazione strutturata e regolare del benessere fisico e psicologico, facilitando un accompagnamento completo dalla gestazione al post-parto.
REDAZIONE AISI