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Trump spinge per il ritorno della produzione farmaceutica negli USA: via alle semplificazioni, in arrivo anche dazi

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 6 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con l'obiettivo di rilanciare la produzione nazionale di medicinali, rendendo gli Stati Uniti il paese più competitivo al mondo per la fabbricazione di farmaci sicuri ed efficaci. L'iniziativa anticipa l’introduzione di dazi sui farmaci importati, in risposta alla delocalizzazione della produzione dei principi attivi verso paesi come la Cina, attrattivi per i bassi costi di manodopera.

Snellire le regole per accelerare la produzione

L’ordine chiede alla Food and Drug Administration (FDA) di rivedere le attuali regolamentazioni per ridurre tempi e ostacoli burocratici legati alla costruzione e all’ampliamento di siti produttivi negli Stati Uniti. Entro 180 giorni, il Commissario della FDA dovrà proporre una riforma dei processi di approvazione per rendere più rapide e prevedibili le autorizzazioni, eliminando le duplicazioni normative e agevolando tecnologie emergenti e produzione locale di principi attivi.


Tempi lunghi, rischio strategico

Secondo stime del settore, costruire nuove strutture farmaceutiche può richiedere dai 5 ai 10 anni, tempistiche che l'amministrazione definisce inaccettabili sul piano della sicurezza nazionale. Anche la modifica di linee produttive esistenti per adattarle a nuovi farmaci comporta iter lunghi e complessi.


Ispezioni estere e trasparenza

Nel giro di 90 giorni, la FDA dovrà migliorare i sistemi di ispezione degli impianti esteri, con particolare attenzione a quelli coinvolti nella fornitura di medicinali agli Stati Uniti. Le ispezioni saranno sostenute anche da un aumento delle tariffe sui siti produttivi stranieri, e sarà pubblicato un report annuale con i dati suddivisi per paese e produttore.


Ruolo dell’Agenzia per la protezione ambientale

Anche l’EPA è coinvolta: avrà il compito di velocizzare i permessi per impianti di produzione farmaceutica e contribuire a snellire i processi autorizzativi in sinergia con le altre agenzie federali, istituendo un unico punto di contatto per facilitare le richieste delle aziende.


Verso nuovi dazi sui farmaci importati

Trump ha annunciato che nelle prossime settimane svelerà un piano dettagliato di tariffe sui farmaci importati, parte di una più ampia strategia per rafforzare l'autonomia sanitaria nazionale. Ad aprile, l'amministrazione ha avviato un’indagine in base alla Sezione 232, per valutare gli impatti delle importazioni farmaceutiche sulla sicurezza nazionale.


Costi più alti, ma catena più solida

Il ritorno della produzione negli Stati Uniti potrebbe consolidare la resilienza della catena di approvvigionamento, ma rischia di far aumentare i costi e quindi i prezzi finali per i consumatori. Un equilibrio difficile tra indipendenza strategica e accessibilità delle cure.


REDAZIONE AISI


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