top of page

Tecnologia e diabete: microinfusori e sensori migliorano la vita, soprattutto nei più giovani

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 4 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Il ricorso a strumenti tecnologici per la misurazione della glicemia e alla somministrazione automatica dell'insulina sta trasformando profondamente la gestione del diabete, rendendola più precisa, sicura e soprattutto meno stressante. Questo vale in particolare per le persone più giovani, che stanno adottando sempre più spesso sensori di monitoraggio e microinfusori, contribuendo a portare anche l’Italia più vicina agli standard europei e statunitensi. Non si tratta solo di una questione di comodità, ma di una vera e propria rivoluzione nella qualità della vita quotidiana di chi convive con questa patologia cronica.

Una diffusione in crescita, in particolare tra i pazienti pediatrici

I dati più aggiornati raccolti da Isped Card 2023, diffusi durante l’incontro “Ridurre il peso del diabete e semplificarne la gestione attraverso la tecnologia” svoltosi a Roma, segnalano una tendenza positiva nell’impiego delle tecnologie mediche. Nonostante solo il 20% delle persone con diabete in Italia utilizzi microinfusori di insulina, contro il 65% in Germania e il 43% negli Stati Uniti, tra i giovani i numeri sono decisamente migliori. Oltre il 95% dei bambini e degli adolescenti con diabete di tipo 1 utilizza un sensore di monitoraggio continuo della glicemia, e il 40% è passato a una terapia con microinfusore, un balzo notevole rispetto ai livelli del 2019.


Obiettivi clinici: mantenere l’equilibrio glicemico per più ore al giorno

La gestione efficace del diabete ruota attorno alla capacità di mantenere i livelli di zuccheri nel sangue entro un intervallo ottimale per un tempo prolungato. Raggiungere almeno 17 ore al giorno di equilibrio glicemico è considerato un traguardo importante: ogni miglioramento del 10% in questo senso corrisponde a una riduzione del rischio di complicanze, come la retinopatia diabetica, fino al 40%. L’impiego dei microinfusori e dei sensori glicemici rappresenta quindi non solo un supporto nella vita quotidiana, ma anche un investimento concreto nella prevenzione a lungo termine.


Il ruolo della tecnologia nella riduzione dello stress e della paura

Il diabete, soprattutto se diagnosticato in età precoce, incide fortemente sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie. Il controllo continuo della glicemia, la necessità di bilanciare correttamente alimentazione, attività fisica e insulina sono elementi che richiedono costante attenzione. Per molti, soprattutto per i genitori di bambini affetti, la diagnosi rappresenta uno shock. Marco Marigliano, pediatra dell’Università di Verona, sottolinea come il ricorso a tecnologie avanzate consenta di ridurre in modo significativo lo stress legato alla gestione quotidiana e, in particolare, alla paura dell’ipoglicemia, uno degli aspetti più delicati e temuti.


Un impatto concreto sulla qualità della vita

Il racconto di Davide e della sua famiglia evidenzia con chiarezza come la tecnologia possa cambiare il modo in cui si convive con una malattia cronica. Dopo un primo momento di diffidenza, legato alla novità dell’utilizzo di un dispositivo per il rilascio automatico dell’insulina, la famiglia ha sperimentato un deciso miglioramento nella gestione della malattia. "All'inizio ci sembrava una cosa quasi innaturale", spiegano i genitori, "poi abbiamo capito subito quanto fosse avanti. Ci ha tolto tante paure e ci ha restituito momenti sereni". L’infusore, insieme al monitoraggio continuo della glicemia, ha permesso loro di affrontare la quotidianità con più tranquillità, riducendo ansie e preoccupazioni legate alla malattia.


Dalla diagnosi alla nuova normalità: un percorso più sostenibile

Nel caso del diabete infantile, la tecnologia non è soltanto uno strumento di precisione clinica, ma un mezzo per costruire una nuova normalità. Dopo la diagnosi, le famiglie si trovano spesso a riorganizzare la propria quotidianità intorno alla patologia: pasti da pianificare, attività fisica da monitorare, sonno da osservare, livelli glicemici da controllare anche di notte. In questo scenario, un sistema che automatizza parte della gestione rappresenta un sostegno cruciale. Il microinfusore, che rilascia dosi mirate di insulina in base alle rilevazioni del sensore glicemico, alleggerisce notevolmente il carico mentale ed emotivo.


L’Italia ancora lontana dagli standard europei, ma in recupero

Nonostante i progressi nei pazienti pediatrici, i dati evidenziano ancora un ritardo complessivo dell’Italia rispetto ad altri paesi. Solo una minoranza degli adulti con diabete ha accesso o utilizza effettivamente tecnologie come i microinfusori. Le ragioni sono molteplici: dalla scarsa informazione, ai limiti di accessibilità economica o territoriale, fino alla resistenza culturale verso l’utilizzo di dispositivi. Tuttavia, la crescita costante nei bambini e nei giovani fa intravedere un possibile cambio di tendenza. L’incontro di Roma ha voluto mettere al centro proprio questo tema: la necessità di una maggiore diffusione, equità e consapevolezza sull’uso della tecnologia in ambito diabetologico.


Il futuro della cura passa per la personalizzazione

Guardando avanti, la prospettiva è quella di una sempre maggiore personalizzazione nella gestione del diabete. Dispositivi più intelligenti, algoritmi predittivi, integrazione dei dati in tempo reale e maggiore interoperabilità tra sensori e pompe rappresentano il futuro. Le aziende del settore stanno già lavorando a tecnologie che automatizzano in modo ancora più preciso la somministrazione dell’insulina, migliorando la sicurezza e riducendo l’intervento manuale del paziente. La direzione è chiara: costruire una cura su misura che, pur non cancellando la malattia, permetta a chi ne è affetto di vivere con più libertà, meno ansia e una qualità della vita più alta.


Conclusione: il valore umano della tecnologia

Più che una semplice innovazione tecnica, la diffusione di sensori e microinfusori rappresenta un cambio di paradigma nella gestione del diabete. La tecnologia non solo consente una maggiore precisione clinica, ma restituisce tempo, sicurezza e serenità alle persone, adulti e bambini, che ogni giorno affrontano le sfide di una malattia cronica. Con strumenti migliori e più accessibili, si può trasformare una condizione complessa in un'esperienza più sostenibile e meno invadente, riportando al centro il benessere della persona.


REDAZIONE AISI

bottom of page