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Stress in gravidanza: individuate tracce molecolari nei neonati, in particolare nelle femmine

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 21 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Uno studio condotto dall’Università Ebraica di Gerusalemme dimostra che lo stress psicologico materno durante la gravidanza lascia segni biologici rilevabili nel neonato. L’effetto risulta più marcato nelle femmine, dove si osservano cambiamenti significativi a livello molecolare in componenti del sistema cerebrale legati alla regolazione dello stress.

Un’indagine sul sangue del cordone

I ricercatori hanno esaminato il sangue del cordone ombelicale di oltre 120 neonati, confrontando i figli di madri sottoposte ad alti livelli di stress nel terzo trimestre con quelli nati da donne meno stressate. Al centro della ricerca: il PPS (Perceived Prenatal Stress), ovvero la percezione soggettiva dello stress da parte della gestante.


RNA e regolazione dello stress

Le analisi hanno messo in luce alterazioni nei tRFs (frammenti di RNA derivati da tRNA), noti per la loro funzione simile ai microRNA nel regolare l’espressione genica. Gli effetti sono risultati sessualmente specifici: le femmine mostravano un abbattimento quasi completo di specifiche famiglie di tRF mitocondriali, ribattezzati “CholinotRFs”, legati al controllo dell’acetilcolina, neurotrasmettitore fondamentale per il cervello e l’immunità.


Squilibri enzimatici nei maschi

Nei neonati maschi esposti a stress materno è stato riscontrato un aumento dell’enzima acetilcolinesterasi (AChE), indicativo di un possibile squilibrio precoce nella risposta allo stress.


Machine learning e diagnosi precoce

Utilizzando algoritmi di machine learning, il team ha identificato con il 95% di accuratezza le femmine esposte allo stress prenatale, basandosi sui profili di CholinotRF. Una scoperta che apre prospettive per diagnosi precoci e interventi personalizzati già nei primissimi momenti di vita.


Impatto intergenerazionale

“La nostra ricerca mostra che lo stress materno modella il modo in cui il bambino risponderà allo stress, ancora prima della nascita,” ha spiegato Hermona Soreq, coordinatrice dello studio. “È una testimonianza forte dell’influenza dell’ambiente materno sul futuro dei figli,” ha aggiunto Shani Vaknine Treidel, coautrice. L’appello è chiaro: la salute mentale in gravidanza va protetta, per il benessere di madre e bambino.


REDAZIONE AISI

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