Serve un cambio di paradigma per affrontare la longevità: il piano del Governo
- AISI
- 12 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Un quarto della popolazione italiana ha superato i 65 anni e assorbe circa il 60% della spesa sanitaria.
Questo dato, già oggi significativo, è destinato a crescere. A Roma, l’incontro "FUTURE – Economia, Longevità e Salute" ha messo a confronto istituzioni, mondo scientifico, industria e rappresentanti dei pazienti, per ragionare su come ripensare le politiche sanitarie ed economiche alla luce dell'invecchiamento della popolazione. La sfida è duplice: rendere sostenibile il sistema sanitario e garantire una qualità della vita dignitosa per le generazioni più anziane.

La prevenzione come pilastro dell’invecchiamento attivo
Tra le priorità indicate, l’ampliamento degli investimenti in prevenzione: dall’accesso agli screening per le patologie più diffuse, all’immunizzazione degli adulti, fino all’adozione di stili di vita sani. Intervenire precocemente è il primo passo per garantire un invecchiamento in salute, ridurre i costi a lungo termine e alleggerire il carico sul Servizio sanitario nazionale.
Farmaci innovativi e sostegno alla ricerca
L’innovazione farmaceutica è parte centrale della strategia per affrontare l'invecchiamento. La ricerca ha trasformato molte malattie, prima mortali, in patologie gestibili. Investire in nuove terapie per aree come oncologia, malattie autoimmuni, infiammatorie e medicina interna è fondamentale per aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita, in particolare nella terza età.
Immunizzazione degli adulti: una strategia essenziale
Non si può parlare di longevità in buona salute senza considerare il ruolo dei vaccini nella popolazione adulta. Proteggere le fasce più anziane significa ridurre ricoveri, complicanze e spese, ma anche salvaguardare la produttività e la coesione sociale. L'immunizzazione è un investimento con ritorni non solo sanitari, ma anche economici.
Un nuovo equilibrio tra longevità e natalità
Se l’aumento della speranza di vita rappresenta un risultato positivo, la diminuzione della natalità pone l’Italia di fronte a un rischio: un progressivo squilibrio tra popolazione attiva e non attiva. Meno lavoratori, più pensionati. Un trend che può generare instabilità economica e che richiede politiche mirate per mantenere attivi il più a lungo possibile anche gli over 65, anche attraverso l’impiego della tecnologia.
Dati demografici e impatto economico
Nel 2024 l’età media in Italia è di 46,8 anni. Gli over 65 sono 14,5 milioni, il 24,7% della popolazione. Entro il 2050 saranno un terzo. Il rapporto tra popolazione in età lavorativa e non lavorativa passerà da 3:2 a 1:1. Questa transizione comporterà costi crescenti per sanità, previdenza e assistenza, imponendo una revisione dei modelli di welfare.
Visite specialistiche mirate e prevenzioneCon l’avanzare dell’età aumenta il rischio di sviluppare patologie croniche, cardiovascolari, neurodegenerative e oncologiche. Per questo è essenziale introdurre percorsi di sorveglianza sanitaria personalizzata. Visite specialistiche regolari, check-up mirati, vaccinazioni e screening precoci rappresentano strumenti centrali per ridurre il rischio e individuare i sintomi prima che si manifestino in forma clinica.
Tecnologia e innovazione per rafforzare il sistema sanitarioAffrontare l’invecchiamento richiede un rafforzamento del Servizio sanitario nazionale. Serve puntare su tecnologia, digitalizzazione dei percorsi di cura, assistenza domiciliare e medicina di prossimità. Tutti elementi che permettono di mantenere le persone più anziane autonome, riducendo i ricoveri e migliorando la qualità dei servizi.
Le life sciences come motore economico
Il settore delle Life Sciences è strategico non solo per la salute, ma anche per l’economia. Ricerca, innovazione e sviluppo industriale possono generare occupazione e attrarre investimenti. Per sfruttare appieno il potenziale, è però necessario rendere il Paese più competitivo: semplificare le normative, incentivare la ricerca e costruire un ecosistema più attrattivo a livello internazionale.
Verso un nuovo modello di sviluppo
L’Italia è chiamata a ripensare il proprio modello di sviluppo: salute, economia e demografia devono essere letti insieme. La longevità non è solo una questione sanitaria ma una sfida strutturale che coinvolge produttività, bilancio pubblico e coesione sociale. Puntare su innovazione, prevenzione e salute significa investire nella crescita del Paese.
REDAZIONE AISI