Un recente studio pubblicato su Cell ha rivelato l'esistenza di un nuovo lignaggio del coronavirus HKU5, denominato HKU5-CoV-2, isolato nei pipistrelli.

Questa scoperta solleva importanti interrogativi sul potenziale rischio zoonotico associato a questo virus, considerando che esso ha dimostrato di infettare cellule che esprimono ACE2 umano in modo significativo.
I merbecovirus rappresentano un gruppo di virus caratterizzati da una notevole diversità genetica e comprendono quattro specie principali: il coronavirus correlato a MERS, il coronavirus del pipistrello Tylonycteris HKU4, il coronavirus del pipistrello Pipistrellus HKU5 e il coronavirus 1 di Hedgehog. Mentre alcune di queste specie virali sono già state oggetto di studio per il loro potenziale di spillover negli esseri umani, la comprensione dei rischi associati ai merbecovirus animali è ancora incompleta.
La scoperta di HKU5-CoV-2 nei pipistrelli è significativa, poiché le analisi strutturali e funzionali hanno mostrato che questo nuovo lignaggio presenta un'interazione con ACE2 umano più favorevole rispetto a quella osservata nel lignaggio 1 di HKU5-CoV. Questo miglioramento nel legame con ACE2 è cruciale, poiché l'ACE2 è il recettore cellulare che il virus utilizza per entrare nelle cellule umane.
Tali evidenze suggeriscono un potenziale adattamento del virus alle cellule umane, aumentando il rischio di infezione nell'uomo.
Il virus HKU5-CoV-2 ha dimostrato la capacità di infettare le cellule umane, un fatto che pone l'accento su quanto sia importante monitorare le popolazioni di pipistrelli e comprendere meglio le dinamiche di questi virus. La sorveglianza attiva e la ricerca sono essenziali per prevenire un possibile spillover, in particolare in considerazione del recente aumento delle interazioni tra esseri umani e fauna selvatica.
In sintesi, la scoperta di un nuovo lignaggio del coronavirus HKU5 nei pipistrelli rappresenta un segnale importante nel contesto della salute pubblica. Con il miglioramento dell'adattamento a ACE2 umano e la capacità di infettare le cellule umane, il rischio zoonotico associato a HKU5-CoV-2 deve essere attentamente considerato. È fondamentale che la comunità scientifica continui a studiare questi virus per garantire che misure adeguate siano in atto per proteggere la salute umana e prevenire future pandemie.
REDAZIONE AISI