Sanità italiana, la Corte dei Conti: “Sistema in cammino, ma tra squilibri, ritardi e bilanci fragili”
- AISI
- 4 giorni fa
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Il nuovo Quaderno della Corte dei Conti, approvato il 22 settembre 2025, fotografa lo stato del Servizio sanitario nazionale a pochi anni dalla pandemia.

La relazione parla di un sistema “in cammino per il cambiamento”, ma ancora segnato da squilibri strutturali, diseguaglianze territoriali, difficoltà nel reclutamento del personale e ritardi nell’attuazione del PNRR.
La spesa sanitaria in crescita, ma disomogenea
Nel 2024 la spesa sanitaria pubblica ha raggiunto i 138,3 miliardi di euro, pari al 6,3% del PIL, con un aumento del 4,9% rispetto al 2023. La Corte sottolinea che la crescita resta inferiore alle attese e distribuita in modo irregolare: le regioni in piano di rientro hanno registrato un incremento pro capite del 6,4% contro il 4,2% delle altre. Resta inoltre molto elevata la quota di spesa privata, con oltre il 37% dei costi ambulatoriali a carico diretto delle famiglie, un fattore che accentua la regressività del sistema e le diseguaglianze di accesso.
Bilanci regionali sotto pressione
Il tema della finanza regionale è definito “cruciale per la tenuta del sistema”. Nel 2024 crescono i disavanzi: dei circa 1,5 miliardi complessivi, ben 1,337 miliardi provengono dalle regioni non in Piano di rientro. Anche i territori tradizionalmente più solidi entrano in difficoltà. Piemonte, Liguria, Toscana e Umbria hanno visto il proprio disavanzo crescere da 367 a oltre 580 milioni di euro, cui si aggiunge l’Emilia, portando il totale delle regioni del Centro-Nord a 774 milioni. La Corte avverte che la sostenibilità economica regionale “resta fragile” e invita a un rafforzamento del coordinamento nazionale.
Personale e ricambio generazionale
Uno dei nodi più critici resta il personale sanitario. Il Quaderno segnala una crescente disaffezione verso il servizio pubblico, il calo delle iscrizioni ai corsi di laurea, la fuga all’estero di giovani medici e infermieri. Un fenomeno che rischia di aggravare il problema del ricambio generazionale e che rende urgente un ripensamento delle politiche di formazione e di incentivazione.
Livelli essenziali di assistenza: progressi e divari
Il monitoraggio del Nuovo Sistema di Garanzia evidenzia miglioramenti nei LEA, ma persistono ritardi soprattutto nel Sud, in particolare per screening oncologici e vaccinazioni. Gli indicatori del 2023 mostrano un Nord stabile su buoni livelli e un Mezzogiorno ancora distante, pur con alcuni segnali di recupero.
PNRR e riforma territoriale ancora a metà
La Corte dedica ampio spazio alla riforma territoriale del PNRR, con Case della comunità, Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali ancora lontani dal pieno avvio. A metà 2025, solo la Calabria rispetta lo standard di un ospedale di comunità ogni 100mila abitanti, mentre molte regioni restano indietro. I ritardi minano la capacità del sistema di garantire una vera assistenza di prossimità, cardine del D.M. 77/2022.
Il nodo della sostenibilità futura
Per la Corte dei Conti, il cambiamento della sanità italiana non è ancora compiuto. La tenuta del modello universalistico dipenderà dalla capacità di colmare i divari territoriali, investire nel capitale umano e completare le riforme con una governance più efficace. «È necessario chiarire il percorso che la sanità italiana intende seguire, per garantire assistenza omogenea e preservare le specificità locali», scrivono i magistrati contabili.
REDAZIONE AISI