Sanità, un autunno di sfide tra risorse, riforme e Pnrr. Dalla legge di bilancio ai piani sanitari
- AISI

- 9 ago
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Il rientro dalla pausa estiva aprirà un autunno cruciale per la sanità italiana. La manovra finanziaria rappresenterà il primo banco di prova, con l’obiettivo di confermare i circa 4 miliardi di incremento già previsti e di ottenere i 2 miliardi aggiuntivi annunciati dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, per portare l’aumento complessivo a 6 miliardi nel 2026. Tuttavia, il contesto economico resta complesso, tra guerre, dazi, crisi energetica e nuovi impegni sulla Difesa.

Personale e attrattività del lavoro sanitario
L’autunno porterà alla firma definitiva del contratto 2022-2024 del Comparto Sanità e all’avvio degli atti d’indirizzo per i contratti della dirigenza medica, sanitaria e per le convenzioni con medici di famiglia, pediatri e specialisti ambulatoriali. Sul tavolo anche il disegno di legge delega per la riforma delle professioni, con novità come la specializzazione in medicina generale, incentivi al personale e stabilizzazione dello scudo penale. Decisivi i decreti attuativi, mentre resta da chiarire l’ipotesi di spostare la contrattazione del personale sanitario fuori dall’area della Pubblica amministrazione.
Piani nazionali in sospeso
È atteso il nuovo Piano sanitario nazionale, annunciato due anni fa ma ancora fermo, insieme al nuovo Piano cronicità e al Piano salute mentale. Al centro anche la riorganizzazione di ospedali e sanità territoriale, con il nodo della riforma della medicina generale e la proposta – osteggiata dal Ministero – di introdurre il rapporto di dipendenza.
Liste d’attesa e addio ai gettonisti
Il contrasto alle liste d’attesa resta un fronte caldo, dopo mesi di tensioni tra Regioni e Ministero. In parallelo, si dovrà valutare l’impatto dello stop ai gettonisti, misura che entrerà a regime nei prossimi mesi, e capire come le strutture gestiranno la riduzione del personale “a gettone” in settori critici come i pronto soccorso.
Elezioni regionali e nuovi equilibri
Il 2025 vedrà al voto Calabria, Campania, Veneto, Puglia, Toscana, Marche e Valle d’Aosta. I risultati potrebbero cambiare i rapporti di forza in Conferenza delle Regioni e influire sulle politiche sanitarie.
Leggi e riforme in Parlamento
Avanza il ddl Prestazioni sanitarie, ora alla Camera, e prosegue l’indagine conoscitiva sulla riforma dei fondi integrativi. Sul tavolo anche la disciplina del fine vita. In campo farmaceutico, parte il lavoro per un Testo unico delle leggi sul farmaco e si discute del nodo payback, mentre crescono le preoccupazioni per l’aumento dei dazi e della spesa farmaceutica.
Vaccinazioni e prevenzione
Le campagne vaccinali autunnali dovranno contrastare il calo delle somministrazioni sia per l’antinfluenzale sia per le vaccinazioni pediatriche. La circolare ministeriale punta a invertire la tendenza, evitando i ritardi registrati lo scorso anno per il virus sinciziale.
Pnrr, la salita finale
Formalmente i target del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono rispettati, ma resta l’ultimo anno, il più difficile, con la necessità di accelerare su cantieri, forniture e attivazione dei servizi. Una sfida che il Servizio sanitario nazionale dovrà affrontare senza la “gamba” di un fuoriclasse, ma con la certezza che il traguardo non è rinviabile.
REDAZIONE AISI



