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Sanità privata e Rsa, il 22 maggio nuovo sciopero nazionale

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 4 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Giovedì 22 maggio si fermeranno a livello nazionale le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata, delle Rsa e dei Centri di riabilitazione. La mobilitazione è stata proclamata dopo la rottura del tavolo di conciliazione con Aiop e Aris, avvenuta il 26 febbraio scorso. Il contratto della sanità privata è bloccato da sei anni, mentre quello delle Rsa e dei Cdr è fermo da oltre tredici.

Lombardia in piazza, presidio sotto la Regione

Anche in Lombardia l’adesione sarà ampia: dalle ore 10 alle 13 è previsto un presidio unitario davanti alla sede della Regione, in Piazza Città di Lombardia 1. La protesta segue quella del 23 settembre 2024 ed è stata definita un atto di responsabilità collettiva. L’obiettivo è ottenere contratti con salari adeguati, diritti riconosciuti e condizioni di lavoro dignitose.


Lo scontro sulle responsabilità economiche

Le associazioni datoriali, secondo i promotori dello sciopero, chiedono che gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali siano interamente coperti da fondi pubblici, spostando di fatto il rischio d’impresa sul personale e sulla collettività. Un approccio giudicato inaccettabile, in particolare considerando che Aiop e Aris sono realtà imprenditoriali che ricevono accreditamenti e risorse pubbliche, senza garantire condizioni equivalenti a quelle della sanità pubblica.


Un servizio pubblico a tutti gli effetti

La sanità privata accreditata integra il sistema sanitario nazionale, in base all’articolo 32 della Costituzione. Chi riceve fondi pubblici, è la posizione dei promotori, deve quindi rispettare criteri vincolanti, a partire dalla garanzia di stipendi equi, organici adeguati e diritti parificati a quelli previsti nel settore pubblico. In tutte le regioni si chiede che le regole sugli accreditamenti siano chiare e applicate in modo uniforme.


Una mobilitazione costruita anche sul territorio

In preparazione alla giornata del 22 maggio, in Lombardia è stata convocata per lunedì 13 maggio alle ore 16 una videoconferenza dedicata al comparto della sanità privata, con il coinvolgimento delle strutture territoriali. L’incontro servirà a coordinare le azioni di protesta e rafforzare la partecipazione alla manifestazione regionale.


Più riconoscimento per chi lavora ogni giorno

I lavoratori delle Rsa e dei Cdr rivendicano un contratto che riconosca il loro valore, con stipendi allineati all’inflazione, percorsi di carriera chiari, accesso alla formazione continua, carichi di lavoro sostenibili e tutele per la salute, anche sotto il profilo psicologico.

Si chiede inoltre una contrattazione di secondo livello incentrata sull’organizzazione del lavoro e una rappresentanza eletta come avviene nel pubblico impiego, per garantire una partecipazione reale ai processi decisionali e un’informazione trasparente.


REDAZIONE AISI

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