top of page

Sanità nazionale in crisi, Bonetti (Azione): “Servono più fondi, regia unica e investimenti veri per liste d’attesa e personale”

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 23 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Per l’ex ministra, l’emergenza sanitaria è priorità assoluta. Tra le proposte: valorizzazione del capitale umano, telemedicina, piena attuazione del Pnrr e visione europea per il rilancio del sistema sanitario

Sistema sotto pressione: servono più risorse e una regia centrale

Per Elena Bonetti, deputata di Azione, la sanità pubblica italiana è la prima emergenza del Paese. I principali problemi? Finanziamento inadeguato, disorganizzazione territoriale e scarso riconoscimento del personale sanitario. A suo giudizio, il Servizio sanitario nazionale ha urgente bisogno di un rafforzamento strutturale, partendo da una regia centrale capace di coordinare le politiche regionali, oggi troppo frammentate.


Liste d’attesa fuori controllo: serve un piano nazionale

Bonetti punta il dito contro la gestione delle liste d’attesa, che definisce una “criticità insostenibile” per le famiglie. “Il sistema attuale non garantisce più l’accesso equo alle cure”, sottolinea, indicando la necessità di un piano nazionale con risorse dedicate. Azione propone che il cittadino possa ricevere la prestazione necessaria anche presso strutture private accreditate, con rimborso a carico dello Stato. Ma senza stanziamenti aggiuntivi, ogni proposta rischia di restare lettera morta.


Professionisti sottopagati e strutture in sofferenza

La carenza di personale sanitario, aggravata da stipendi troppo bassi rispetto alla media europea, è secondo Bonetti uno degli ostacoli principali. Per invertire la rotta serve una revisione dei contratti, investimenti nella formazione e retribuzioni adeguate, in grado di trattenere competenze nel sistema pubblico. Le Case di comunità previste dal Pnrr, aggiunge, rischiano di rimanere inutilizzate se non si interviene con assunzioni mirate e sostenibili.


Oms, piano pandemico e cooperazione internazionale

Bonetti critica duramente l’ipotesi, avanzata da una parte della maggioranza, di uscita dell’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, definendola una scelta “gravissima e irrazionale”. Abbandonare l’Oms significherebbe isolarsi dalle strategie globali su ricerca, prevenzione e risposta alle emergenze sanitarie, come già dimostrato durante la pandemia. Altro punto critico è stata l’astensione italiana sul nuovo piano pandemico globale, che Azione considera un errore politico grave.


Telemedicina, medicina di prossimità e visione europea

Tra le proposte di Azione spiccano: sviluppo della sanità digitale, implementazione della medicina personalizzata, potenziamento della telemedicina e un’iniziativa europea per un bilancio comune dedicato alla salute. Il Pnrr, osserva Bonetti, rappresenta un’opportunità ancora in gran parte inattuata, specie per quanto riguarda l’effettivo utilizzo dei fondi destinati alla sanità. È necessario completare i progetti aperti e avviare quelli fermi, ponendo la sanità al centro delle priorità di governo.


REDAZIONE AISI

bottom of page