Il giuslavorista Giovanni Costantino ha commentato l'importanza di aggiornare il contratto collettivo nazionale di lavoro (ccnl) per il personale dei Centri di Riabilitazione e delle RSA, sottolineando la necessità di sfatare alcuni miti.

Questo intervento è avvenuto in occasione dell’Assemblea dell’Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari (Aris), riservata ai rappresentanti delle strutture sociosanitarie aderenti all’associazione.
Costantino ha evidenziato che, grazie all’accordo ponte sottoscritto l'anno scorso con i sindacati confederali, la parte economica del ccnl sarà aggiornata entro il primo semestre del 2024. Ha inoltre affermato che la retribuzione garantita ai lavoratori delle strutture sanitarie accreditate è attualmente in linea con quella dei colleghi cui si applicano contratti collettivi più recentemente rinnovati.
Tuttavia, il giuslavorista ha avvertito: “Ciò non significa che possiamo dormire sugli allori. Infatti, senza i giusti interventi, nei prossimi anni la dinamica retributiva degli altri contratti, per i lavoratori assunti dopo il 2012, potrebbe superare quella del ccnl Aris, compromettendo ulteriormente l’attrattività delle nostre strutture sul mercato del lavoro. Questo deterioramento è già aggravato dai numerosi vantaggi esclusivi delle strutture pubbliche, come le recenti flat tax introdotte dal Legislatore.”
Costantino ha sottolineato che “nessun rinnovo potrà avvenire senza un intervento del SSN per coprire i maggiori oneri”, poiché le strutture operano in un regime di sostanziale monocommittenza.
È impensabile garantire incrementi economici, come avvenuto in passato, senza adeguamenti delle entrate. Ha quindi concluso: “È arrivato il momento di dare concretezza ai principi ispiratori del d.lgs. 502/1992. Se, come è riconosciuto da più parti, svolgiamo a tutti gli effetti un servizio pubblico, è necessario ricevere un trattamento paritario rispetto a quello riservato alle strutture pubbliche del SSN.”
REDAZIONE AISI