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Rsv, l’allerta dell’Ecdc: rischio elevato per neonati e bimbi nei primi mesi di vita

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

L’Ecdc pubblica un nuovo rapid scientific advice sul virus respiratorio sinciziale (RSV), evidenziando un rischio elevato di forme gravi nei neonati e nei bambini sotto i sei mesi, con potenziale impatto sui servizi sanitari in tutta l’UE/EEA.


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Il peso clinico nei primi mesi di vita

Il virus può causare bronchiolite, polmonite e sepsi, richiedendo spesso ricoveri anche nei bambini sani. Ogni anno in Europa si registrano circa 250mila ricoveri per RSV nei minori di cinque anni, un terzo dei quali nei primi mesi di vita. Nella stagione 2024/25 il 12% delle diagnosi confermate ha richiesto la terapia intensiva, con un decesso segnalato.


Sorveglianza epidemiologica e indicazioni operative

L’Ecdc invita gli operatori a monitorare l’evoluzione del virus e a seguire le linee nazionali di prevenzione. La diagnosi precoce e il tracciamento territoriale vengono indicati come strumenti centrali per mitigare l’impatto stagionale.


Le opzioni preventive disponibili in UE

Dal 2022 sono disponibili anticorpi monoclonali a lunga durata per i neonati durante la stagione RSV e vaccini raccomandati in gravidanza per proteggere i bambini nei primi mesi di vita. Ventitré Paesi UE/EEA raccomandano i monoclonali; diciannove li finanziano attraverso programmi universali o destinati ai bambini più fragili. Polonia, Romania e Slovenia utilizzano esclusivamente la vaccinazione materna, mentre Belgio, Cipro, Francia, Grecia e Lussemburgo la propongono come alternativa.


Il ruolo dell’Ecdc nelle strategie stagionali

L’Agenzia conferma il proprio impegno nella valutazione dell’efficacia delle misure preventive, nel rafforzamento della sorveglianza e nel supporto agli Stati membri nell’organizzazione delle strategie immunizzanti stagionali.


REDAZIONE AISI

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