Regioni. Campania, scontro aperto sul Piano di rientro: il Tar annulla il diniego del Ministero
- AISI

- 4 giorni fa
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La decisione del Tar Campania ribalta l’esito della riunione congiunta del 4 agosto 2025 e impone alle amministrazioni competenti di completare il percorso formale di uscita della Regione dal Piano di rientro dal disavanzo sanitario. I giudici evidenziano che la Campania ha raggiunto e mantenuto l’equilibrio di bilancio e ha superato la soglia minima prevista per tutte le macroaree dei Lea: territorio, ospedale e prevenzione.
La sentenza riconosce che, pur in presenza di criticità, la valutazione complessiva risulta positiva ai fini dell’adempienza. Per questo motivo, viene annullato il diniego ministeriale e viene richiesto di procedere alla formalizzazione del percorso di fuoriuscita.
Le ragioni del ricorso
Il nodo centrale è la lettura dei nuovi indicatori del Sistema di Garanzia dei Lea. Nelle motivazioni del ricorso, la Regione ha contestato il mancato riconoscimento dei progressi raggiunti negli ultimi anni, sottolineando l’allineamento ai parametri nazionali nelle reti palliative, nei punti nascita e nella senologia. Il Tar ha accolto la ricostruzione regionale, stabilendo che il mancato raggiungimento di singole soglie nei programmi di screening o nella rete residenziale non inficia il superamento dei livelli minimi previsti per l’uscita.
La posizione del Ministero
Il Ministero della Salute annuncia l’immediato ricorso al Consiglio di Stato. Nella replica, sostiene che il nuovo sistema di valutazione Lea rappresenta solo una parte dell’analisi complessiva prevista per certificare l’adempienza regionale e che la Campania risulta ancora inadempiente su aspetti strutturali rilevanti.Secondo il Ministero, permangono carenze nella rete sociosanitaria, con insufficiente assistenza ad anziani e persone fragili, e persistono ritardi nei programmi di screening oncologici. Si rileva inoltre che l’equilibrio di bilancio non può essere considerato sufficiente se ottenuto in un contesto di servizi ritenuti ancora non adeguati. Proprio per queste ragioni, circa diciotto mesi fa era stata richiesta la piena realizzazione di una serie di obiettivi preliminari che, secondo il Ministero, non risultano completati.
Le prospettive dopo la sentenza
Il confronto istituzionale si sposta ora sul piano giurisdizionale superiore. La decisione del Consiglio di Stato diventerà determinante per definire se la Campania potrà formalizzare l’uscita dal Piano di rientro o se saranno necessari ulteriori passaggi tecnici e verifiche. Il contesto mostra un equilibrio complesso tra valutazioni contabili, indicatori Lea e standard strutturali dei servizi territoriali, elementi che continueranno a incidere sulle future scelte di governo regionale e nazionale.
REDAZIONE AISI



