"Il 28 gennaio è una data cruciale per la tutela della salute dei cittadini, perché il Tar Lazio è chiamato a pronunciarsi sulla sospensione del nuovo nomenclatore tariffario, approvato dal ministero della Salute durante la Conferenza Stato-Regioni del 14 novembre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre, impedendo così la possibilità di appellarlo, che con i tagli ai rimborsi previsti mette a rischio la vera medicina territoriale di precisione.

Confidiamo nella magistratura per evitare di creare una sanità di serie A: quella delle regioni più virtuose, che non essendo in piano di rientro possono integrare le tariffe, e quella di serie B delle regioni in piano di rientro, che si troveranno presto nell’impossibilità di erogare numerose prestazioni (almeno 58 tipologie di esami saranno a rischio perché rimborsate con tariffe inferiori ai costi medi di produzione) o peggio che rischiano il fallimento, ma soprattutto per la tutela dei nostri cittadini, che rischiano di perdere le proprie strutture sanitarie territoriali di riferimento, che conoscono il paziente e la propria storia clinica".
Così in una nota l'Uap, l'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata.
REDAZIONE AISI
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