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Tumore al seno, Schillaci: sforzo per ridurre gap Nord-Sud nello screening

Uno degli obiettivi principali della campagna 'Lilt for Women-Nastro Rosa 2024' è "sensibilizzare le donne sui fattori di rischio modificabili, grazie a una maggiore consapevolezza e corretta informazione". Oggi la presentazione a Roma al ministero della Salute con la partecipazione del ministro Orazio  Schillaci.

Con oltre 56mila nuove diagnosi  registrate nel 2023, il cancro al seno si è confermato il tumore  femminile più frequente in Italia, rappresentando quasi il 30% di  tutte le neoplasie nelle donne e, purtroppo, la prima causa di morte  nella fascia d'età compresa tra i 35 e i 50 anni. Mentre alcuni  fattori di rischio, come l'età, la storia riproduttiva e la  familiarità, non sono modificabili.


Uno degli obiettivi principali  della campagna 'Lilt for Women-Nastro Rosa 2024' è "sensibilizzare le  donne sui fattori di rischio modificabili, grazie a una maggiore  consapevolezza e corretta informazione".


Oggi la presentazione a Roma  al ministero della Salute con la partecipazione del ministro Orazio  Schillaci. La campagna promossa dalla Lega italiana per la lotta  contro i tumori è incentrata sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla solidarietà tra donne. Con il claim Join the Fight, le tre  protagoniste di Lilt for Women - Nastro Rosa 2024 invitano le donne a  "unirsi nella battaglia contro il cancro alla mammella, sottolineando  l'importanza della cura del proprio seno in ogni fase della vita,  perché la prevenzione non ha età".


"Il cancro al seno si conferma la  patologia oncologica più diffusa nella popolazione femminile e  rappresenta circa il 30% di tutte le neoplasie nelle donne. Inoltre,  sempre più spesso si presenta in età giovanile.


La copertura dello  screening mammografico però indica un netto divario tra il Nord ed il  Sud, dove occorre uno sforzo maggiore. E' importante che le Regioni  intensifichino gli sforzi per sensibilizzare la partecipazione ai  programmi di screening e che le donne aderiscano. Sottoporsi  periodicamente ai controlli è essenziale. Un altro ambito su cui  stiamo puntando è l'allargamento della fascia d'età della popolazione  target, prevedendo lo screening per il tumore della mammella dai 45 ai 74 anni di età", ha detto il ministro della Salute Orazio  Schillaci, nel suo intervento.


L’IMPEGNO DI LILT

Durante il mese di ottobre, questa mobilitazione coinvolge l'intero  territorio nazionale grazie alle numerose iniziative promosse dalle  oltre 100 associazioni della Lilt ed ai suoi circa 400 ambulatori e  spazi di prevenzione.Tra queste, la possibilità di effettuare visite  senologiche presso gli ambulatori aderenti, prenotabili al numero  verde 800-998877 (da lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 15), e la distribuzione di materiale informativo per diffondere conoscenza su  questa crescente patologia e promuovere la prevenzione, unica arma  attualmente vincente, come stile di vita.


"L'impegno costante della Lilt - ha spiegato  Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lilt- è investire in  salute, consapevoli che l'eliminazione di cattive abitudini come il  consumo di tabacco, l'abuso di alcol, l'errata alimentazione e la  sedentarietà potrebbero prevenire il 40% dei casi di cancro e ridurre  la mortalità nella stessa misura, grazie alla partecipazione agli  screening senologici, ancora oggi in stato di sofferenza. Queste  evidenze ci spingono ad adottare un approccio trasversale per  raggiungere l'obiettivo: mortalità zero per il cancro al seno. 


Puntiamo quindi a incentivare la prevenzione primaria attraverso la  promozione di stili di vita sani e a rafforzare le azioni di  prevenzione secondaria per contrastare il ritardo diagnostico, incoraggiando visite specialistiche e l'adesione ai programmi di  screening"."Grazie ai progressi diagnostici e al crescente interesse attivo delle donne, oggi la maggior parte dei cancri viene scoperta nella fase  iniziale, quando il trattamento chirurgico è meno invasivo e le  terapie più efficaci, a tal punto da parlare sempre più di  guaribilità.


Questo ha portato a un tasso di sopravvivenza a 5 anni  dalla diagnosi di oltre l'85% - ricorca la Lilt in una nota - Il  tumore al seno è uno dei tre tumori per cui il calo della mortalità è  stato più evidente negli ultimi decenni (insieme ai tumori dello  stomaco e del colon-retto), con circa un milione di donne viventi in  Italia dopo diagnosi e terapie. Parallelamente, l'approccio alla cura  è in continua evoluzione, diventando sempre più mirato e  personalizzato, con trattamenti appropriati in base alle  caratteristiche biomolecolari del tumore della paziente: una presa in  carico multi-interdisciplinare con una maggiore attenzione alla  qualità della vita".


REDAZIONE AISI


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