Fino al 19 agosto porte sbarrate all’ospedale di Isili. Durante (Cgil Sardegna): “Le conseguenze dei tagli alla sanità pubblica e di mancati investimenti”.
“È davvero inaccettabile che venga chiuso fino al 19 agosto il pronto soccorso dell’ospedale di Isili, pare, per mancanza di medici – denuncia il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante – con la conseguenza che migliaia di cittadini, pazienti, utenti dei servizi sanitari in quella zona saranno costretti, in caso di bisogno, a lunghi spostamenti e sicuri disagi per avere accesso alle prestazioni di emergenza-urgenza”.
Per la Cgil questo è il risultato di anni di tagli alla spesa per la sanità pubblica, di mancati investimenti in personale e infrastrutture, di spostamento di risorse verso le strutture private. “A questa situazione bisogna dire basta, rivendicando una chiara inversione di tendenza”, aggiunge il segretario Durante anticipando che la Cgil la chiederà alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi nell’incontro con il sindacato confederale previsto per il prossimo 21 agosto.
I FATTI. La comunicazione arrivava nei giorni scorsi dall’Asl: «Il Pronto Soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Isili rimarrà chiuso nei giorni 13, 15, 17, 18 e 19 agosto 2024». La motivazione? Le «ormai note criticità della struttura in oggetto». Tradotto: non ci sono medici.
Poi, sempre nella stessa nota, la Asl informava che «i giorni 15, 17 e 18 agosto i pazienti meno gravi avrebbero potuto fare riferimento al servizio di continuità assistenziale presente nel presidio ospedaliero, mentre i pazienti in condizioni di gravità sarebbero stati indirizzati verso altri presìdi ospedalieri, al fine di garantire la continuità del servizio di emergenza-urgenza sul territorio».
Come dire, qualche speranza, per chi aveva necessità, di non dover macinare decine di chilometri per poter essere visitato, ma nessuna certezza.
E sulla vicenda ad andare su tutte le furie è stato sin dal primo momento il sindaco di Isili, Luca Pilia, che precisa: «Questa situazione non è tollerabile. Un pronto soccorso di un ospedale di una zona disagiata non può funzionare a intermittenza!
La sanità è un servizio fondamentale che deve essere garantito tutto l'anno per ventiquattro ore al giorno: non ci possono essere ferie o feste che ne determinano la sospensione». «Vogliamo che il servizio venga ripristinato al più presto», la conclusione.
REDAZIONE AISI
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