top of page

Sanità: violente aggressioni al personale sanitario in Calabria nel 2023

Immagine del redattore: AISIAISI

Negli ospedali calabresi il 2023 si è rivelato particolarmente difficile, con un aumento significativo delle aggressioni al personale sanitario. Medici, infermieri e operatori sociosanitari (OSS) sono stati spesso vittime di episodi di violenza, costringendo le autorità a intervenire per garantire la sicurezza negli ambienti di lavoro.

Un contesto critico

L’immagine dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, presidiato da militari armati, è diventata simbolo dell’emergenza. Questo scenario riflette le difficoltà operative del personale sanitario, già gravato da ritmi di lavoro stressanti e dalla carenza di risorse strutturali e di organico.


Nel 2023, secondo i dati della UIL, si sono registrate almeno 32 aggressioni denunciate ai danni di operatori sanitari in Calabria. Gli episodi si sono verificati prevalentemente nei Pronto soccorso e nelle Guardie mediche, aree in cui si concentra il maggiore stress per i pazienti e i loro familiari.


Episodi emblematici

  • Vibo Valentia e provincia: Tra gli episodi più gravi, l’aggressione a febbraio a una dottoressa della Guardia medica di Cessaniti, che è stata trascinata con violenza dal paziente che stava soccorrendo. Nel novembre dello stesso anno, un medico di Pizzo ha subito violenze durante una visita domiciliare.

  • Lamezia Terme: A ottobre, il primario del Pronto soccorso, Rosarino Procopio, è stato brutalmente aggredito con un manganello dal parente di una paziente.

  • Reggio Calabria e Crotone: Al Gom di Reggio Calabria si sono verificati due episodi di violenza a settembre, mentre a Crotone, ad agosto, personale sanitario è stato attaccato con calci e pugni da una donna che pretendeva una visita immediata per un parente.


Le risposte istituzionali

Le autorità locali e regionali hanno avviato misure per affrontare l’emergenza:

  • Bodycam e presidi: Al Pronto soccorso di Paola Cetraro sono state introdotte bodycam per il personale sanitario, un deterrente per ridurre le aggressioni.

  • Intervento delle forze dell’ordine: In strutture particolarmente critiche, come il Jazzolino, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza.

  • Impegno della Regione: Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha dichiarato che la Regione si costituirà parte civile nei processi contro gli aggressori.


Un appello alla tutela

Nel discorso di fine anno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio ai medici e agli operatori sanitari, definendo il loro lavoro una forma di "patriottismo". Tuttavia, proteggere chi ci cura resta una delle principali sfide per il 2024, con l’obiettivo di garantire condizioni di lavoro più sicure per un personale essenziale per la comunità.


REDAZIONE AISI

1 visualizzazione0 commenti

Comments


bottom of page