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Sanità globale a rischio: per l’Ocse servono investimenti pari all’1,4% del Pil

Immagine del redattore: AISIAISI

Dopo l’impennata degli investimenti durante la pandemia, i fondi destinati alla sanità stanno calando. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) lancia un appello per incrementare le risorse, altrimenti i sistemi sanitari rischiano di crollare davanti a nuove emergenze.

La volatilità della spesa sanitaria Negli ultimi anni, la spesa sanitaria ha subito oscillazioni significative. Prima della pandemia, le spese nel settore crescevano di circa il 3% annuo in termini reali. L’arrivo del COVID-19 ha però stravolto il panorama: un aumento del 5% nel 2020, seguito da un picco dell’8,2% nel 2021. Questo incremento straordinario è stato sostenuto da ingenti fondi per affrontare l’emergenza.


Nel 2022, però, si è registrata una contrazione del 2%, causata dal ritiro dei finanziamenti straordinari e dal riallocamento delle risorse verso altre priorità come difesa ed energia. Secondo l’Ocse, per garantire la tenuta dei sistemi sanitari in vista di future crisi, sarà necessario investire almeno un 1,4% aggiuntivo del Pil.


Le sfide fiscali e i vincoli economici Nonostante la ripresa economica, i sistemi sanitari restano fragili. La combinazione di fattori come l’invecchiamento della popolazione, gli alti livelli di debito pubblico e i costi legati ai cambiamenti climatici limita le capacità dei governi di destinare più risorse alla sanità.


Le priorità di investimento secondo l’Ocse L’organizzazione suggerisce diversi interventi strategici per rafforzare i sistemi sanitari.


  1. Digitalizzazione avanzataInvestire nella telemedicina e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi e la medicina predittiva.

  2. Controllo dei costiRidurre le spese inutili e ottimizzare l’allocazione delle risorse.

  3. PrevenzioneConcentrarsi sulla prevenzione per contrastare l’aumento delle malattie croniche, abbattendo così i costi sanitari a lungo termine.

  4. Collaborazione pubblico-privatoPromuovere partnership innovative per finanziare e fornire servizi sanitari in modo più efficace.

  5. Resilienza e preparazioneAdottare riforme che migliorino la risposta alle crisi, come lo stoccaggio di forniture mediche essenziali e l’ampliamento della formazione per il personale sanitario.


La sanità di domani: una visione integrata L’Ocse invita i governi a considerare la sanità come un investimento strategico, non un costo. Le politiche sanitarie devono mirare a un equilibrio tra efficienza e preparazione, per evitare di trovarsi impreparati davanti a sfide globali.


REDAZIONE AISI


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