top of page
Immagine del redattoreAISI

Sanità, Fnomceo: preoccupati per stress medici

“Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici”, dichiara Anelli.

Tragedia nelle acque di Gallipoli dove nella tarda serata di ieri ha perso la vita il primario del Pronto soccorso del Policlinico di Bari, Vito Procacci, di 65 anni.


A quanto si apprende, il medico a mezzanotte, dopo aver cenato, è sceso sulla spiaggia della Purità per farsi un bagno: appena è entrato in acqua è stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo.


La tragedia è avvenuta sotto gli occhi della moglie. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo da parte degli operatori sanitari giunti sul posto dopo la chiamata alla centrale operativa del Vito Fazzi di Lecce. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.


Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Bari, Vito Leccese.

"Con profonda tristezza - dice il primo cittadino - abbiamo appreso della scomparsa di Vito Procacci. La sua generosità, competenza e dedizione, dimostrate ogni giorno e in modo straordinario durante l'emergenza Covid-19, sono state espressioni autentiche dei più nobili valori che ispirano il giuramento di Ippocrate. Il suo altruismo e lo spirito di servizio che lo hanno sempre guidato rimarranno un esempio per tutti noi. Il mio pensiero va alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali".


Le parole di Filippo Anelli

“Una persona sempre disponibile, un medico di profonda umanità, un professionista molto competente e preparato.


La prematura scomparsa di Vito lascia un grande vuoto nella classe medica barese”. – ricorda così Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, il collega Vito Procacci, Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, scomparso improvvisamente ieri.


“Esprimo il mio profondo cordoglio e la vicinanza dell’Ordine di Bari alla famiglia e ai colleghi – continua Anelli – Vito incarnava il simbolo della dedizione al lavoro di medico: in una situazione di perenne carenza di personale, si offriva in prima persona per coprire i turni.


La sua abnegazione l’ha dimostrata anche durante la pandemia, quando non si è risparmiato in nessun modo, tanto da ricevere una sanzione per l’eccessivo numero di ore di straordinario.

Una multa paradossale, fortunatamente annullata dal risolutivo intervento del Presidente Mattarella.”


“Ha sempre collaborato con l’Ordine dei medici, mettendo a disposizione le sue competenze per individuare risposte e soluzioni concrete ed efficaci ai tanti problemi che affliggono la medicina d’urgenza – ricorda ancora Anelli – Ha dato anche un contributo importate a diversi progetti dell’Ordine, come il ciclo di incontri formativi sui colpi di calore, in collaborazione con il Comune di Bari.”


“Nella tristezza del momento, non posso non pensare al moltiplicarsi di morti improvvise che continuano a colpire la nostra categoria – conclude Anelli – “Non nascondo che siamo preoccupati. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi”.


Procacci nella lettera inviata al presidente Mattarella aveva scritto: "Senza se e senza ma abbiamo lavorato, dando il massimo, come ancora facciamo, con situazioni che hanno scavato solchi profondi sui nostri corpi e sulle nostre anime.

Da professionisti, con responsabilità e con il Giuramento di Ippocrate dentro il cuore. Tutti i cittadini che sono stati e sono accolti, soccorsi, trattati dovrebbero ribellarsi e solidarizzare indignati con gli operatori sanitari!".


REDAZIONE AISI

5 visualizzazioni0 commenti

コメント


bottom of page