Le Federazioni degli Ordini dei medici (Fnomceo) e degli Ordini dei farmacisti (Fofi), hanno informato i propri iscritti sull’obbligatorietà del passaggio al formato elettronico per tutte le prescrizioni a carico sia del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sia dei cittadini, fornendo le indicazioni pratiche per gestire questa transizione in modo efficace e senza disagi per i pazienti. Il cambiamento, ricordano le Federazioni, è previsto dalla Legge 30 dicembre 2024, n. 207 e gli articoli 317 e 318 ne dettagliano l’operatività.

Cosa prevede la nuova normativa
La nuova legge prevede che a partire dal 2025, tutte le prescrizioni, comprese quelle a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), dei Servizi di Assistenza Sanitaria al Personale Navigante (SASN) e dei cittadini, siano emesse esclusivamente in formato elettronico, contribuendo alla completa alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Il comma 317 sancisce che tutte le prescrizioni mediche dovranno essere realizzate in formato elettronico, secondo quanto stabilito dai decreti ministeriali relativi alla dematerializzazione delle ricette. Questo obbligo non si limita alle sole prescrizioni rimborsate dal SSN, ma include anche quelle destinate ai cittadini in regime privato. L’obiettivo è duplice: migliorare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e garantire l’alimentazione completa e tempestiva del FSE, uno strumento centrale per la gestione digitale delle informazioni sanitarie.
Il comma 318, invece, attribuisce alle Regioni il compito di vigilare e garantire l’attuazione di questo sistema.
Le autorità regionali dovranno assicurare che il processo di digitalizzazione sia pienamente implementato, monitorando l’effettiva integrazione delle prescrizioni nel FSE e collaborando con le istituzioni sanitarie locali per superare eventuali difficoltà operative.
La legge richiama i riferimenti normativi che prevedono il formato elettronico delle ricette mediche cioè il D.M. 2 novembre 2011 e il D.M. 30 dicembre 2020 del MEF: “In base alle modalità previste, il medico prescrittore procede alla generazione in formato elettronico delle prescrizioni di farmaci non a carico del SSN, riportando almeno i dati relativi al codice fiscale del paziente, la prestazione e la data della prescrizione, nonché le informazioni necessarie per la verifica della ripetibilità e non ripetibilità dell'erogazione dei farmaci prescritti.”
La FNOMCeO ricorda, nella sua circolare, il punto di vista di Federfarma, che ha assicurato piena collaborazione nel processo di transizione. Secondo Federfarma, le farmacie sono già pronte a gestire sia le prescrizioni elettroniche sia quelle cartacee, qualora necessario, garantendo così un accesso continuativo ai farmaci per i cittadini.
La transizione alla ricetta dematerializzata, come sottolinea FNOMCeO, rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione completa del sistema sanitario e oltre a ridurre gli errori amministrativi e migliorare la tracciabilità, contribuirà a una gestione più sostenibile ed efficiente delle risorse sanitarie.
L’implementazione della completa dematerializzazione delle prescrizioni mediche porterà a eliminare l'uso della carta e a rendere il processo più efficiente, sicuro e integrato con il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Questo richiede un adeguamento delle infrastrutture tecnologiche necessarie per supportare la transizione digitale. Questo include il potenziamento dei sistemi informatici utilizzati dai medici e dalle farmacie, garantendo un funzionamento fluido e privo di interruzioni per tutti gli operatori coinvolti. Entrambi i progetti mirano a creare un ecosistema sanitario più moderno, capace di offrire vantaggi significativi sia per i professionisti del settore sia per i cittadini.
REDAZIONE AISI
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