Le parole della Dott.ssa Karin Saccomanno, Presidente AISI e del Dott Giovanni Onesti, Direttore Generale AISI
Il Governo e la politica, in un frangente così delicato per il presente e il futuro della sanità pubblica e privata, lavorino di concerto, accanto a realtà associative come la nostra, che rappresentano gli interessi di numerosi imprenditori del settore, ma hanno naturalmente a cuore il benessere dei professionisti sanitari e in primis la tutela della salute della collettività , per trovare, tutti insieme, una soluzione idonea per portare a compimento il tanto atteso Piano di abbattimento delle Liste di Attesa.
Poco importa se si tratterà di un Disegno di Legge oppure di un Decreto Urgente.
In Italia ci sono oltre 4 milioni di cittadini che oggi rinunciano alle cure, e questa è una situazione a dir poco allarmante che deve riguardarci tutti, spingerci, ognuno con il proprio ruolo e le proprie competenze, accanto alle istituzioni, a lavorare uniti per trovare una soluzione alla crisi.
Siamo stati tra i primi, una volta appreso, attraverso il MEF, che mancano di fatto le coperture finanziare necessarie per attuare il Piano, e che ad oggi sono disponibili solo 300 milioni di euro, a chiedere una revisione, partendo tutti insieme da doverose riflessioni di fondo. Comprendiamo a pieno lo stato d’animo di chi oggi si ritiene soddisfatto di questo stop, alla luce di un Piano che così com’era rappresentava una struttura senza fondamenta.
Dall’altra parte, però, non serve attaccare il Governo e parlare di vittoria, questa non è una battaglia e non siamo in guerra.
I lunghi tempi che ipoteticamente ci attendono per la risoluzione legata allo snellimento delle liste di attesa non sono certo una vittoria, non possono esserlo per nessuno, visto che si tratta di un obiettivo indispensabile da raggiungere.
Da parte nostra, con la presenza alla nostra recente Seconda Assemblea Nazionale, del Prof. Americo Cicchetti, Direttore del Dipartimento Programmazione del Ministero della Salute, e dell’On. Ugo Cappellacci, Presidente Commissione Affari Sociali della Camera, abbiamo certamente posto in essere un passaggio importante per l’apertura di un nuovo concreto e proficuo dialogo con la politica.
Ci aspettiamo, come Aisi, grande coinvolgimento e sinergia, ma nello stesso tempo rimarremo coerenti sulle nostre posizioni e non avremo un ruolo passivo ma bensì costruttivo, nella speranza di essere ascoltati e di trovare indispensabili punti di incontro.
Adesso, più che mai, tutti insieme, politica da una parte, realtà associative come la nostra che rappresentano gli imprenditori della sanità dall’altra, accanto ai sindacati delle professioni sanitarie, possiamo e dobbiamo trovare un equilibrio che conduca alla rapida risoluzione dei deficit che ci attanagliano.
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