Giani (Misericordie): "'Un esercito del bene pilastro per i più fragili".
In un mondo sempre più complesso e sfidante "è indispensabile pensare ad un'inclusione del volontariato nelle politiche di welfare del nostro Paese".
Questo l'appello lanciato all'evento 'Diritto alla salute e carità' al Meeting di Rimini, dal presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia, Domenico Giani, che chiede "maggiore riconoscimento del ruolo cruciale svolto dal volontariato nel contesto socio-sanitario italiano".
"In un'epoca in cui il Servizio Sanitario Nazionale fatica a garantire un accesso universale alla salute, specialmente per le fasce più deboli della popolazione, il volontariato - afferma Giani in una nota - costituisce un pilastro fondamentale.
Le nostre confraternite, presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, offrono un contributo insostituibile, colmando le lacune del sistema pubblico e promuovendo i valori della solidarietà e della cura dell'altro".
Nata nel 1244, la Confederazione delle Misericordie si avvale di una rete capillare di oltre 850 sedi, più di centomila volontari e 250 sportelli di ascolto denominati 'Casa del Noi'. "Un esercito del bene che, giorno dopo giorno, si impegna a costruire una società più giusta e solidale", ribadisce Giani ricordando il contributo dato durante la pandemia da Covid-19. Giani ha sottolineato poi l'importanza di "un nuovo Umanesimo che ponga al centro la dignità di ogni persona e promuova una società più equa e inclusiva".
Infine "un pensiero per la popolazione ucraina e per Betlemme, luoghi in cui il Movimento con i suoi volontari si è speso e si sta spendendo per costruire un mondo di pace".
REDAZIONE AISI
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