top of page
Immagine del redattoreAISI

Liste di attesa: passo indietro del Governo su articolo 2

Il parere negativo delle Regioni non è rimasto del tutto inascoltato. Si va verso una modifica del contestato articolo 2. A certificarlo è stata la stessa presidente Meloni a La Stampa: "A giorni presenteremo un emendamento che non esautorerà più le Regioni dal controllo sulla proprie Asl, ma che prevederà il potere sostitutivo dello Stato se non verificheranno l'attuazione di norme che considero fondamentali". Nulla da fare invece sulle altre questioni sollevate, dalle risorse inadeguate al superamento del tetto di spesa per il personale ritenuto insufficiente.

Dopo la dura presa di posizione delle Regioni dello scorso giovedì, con il paventato rischio di ricorso alla Consulta contro l'articolo 2 del Decreto liste d'attesa con il quale si dava la possibilità al ministero della Salute di scavalcare le Regioni nel controllo dell'operato delle singole Asl, in questo fine settimana c'è stato un tentativo di mediazione che dovrebbe portare alla presentazione di un emendamento del relatore.


L'emendamento a quanto si apprende dovrebbe ricalcare quello proposto dalle Regioni ma dovrebbe essere aggiunta una specifica che prevede i poteri sostitutivi del Governo nel caso in cui le Regioni non dovessero raggiungere degli obiettivi.


L'avvio dell'esame delle proposte emendative depositate dovrebbe avviarsi oggi pomeriggio in commissione Sanità al Senato e, nei prossimi giorni, potrebbe essere presentata una proposta per modificare il contestato articolo 2.


Ad annunciarlo è stata la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a La Stampa. "Sul decreto anti liste di attesa siamo vicini a una soluzione. Penso sia giusto lasciare alle Regioni il compito di esercitare il controllo sulle Asl, che rientra nelle loro competenze, ma poiché questo controllo sulle liste di attesa in passato è spesso mancato, credo sia altrettanto giusto prevedere che in tal caso scatti il potere sostitutivo da parte del ministero della Salute", ha spiegato.


"A giorni presenteremo un emendamento che non esautorerà più le Regioni dal controllo sulla proprie Asl, ma che prevederà il potere sostitutivo dello Stato se non verificheranno l'attuazione di norme che considero fondamentali per risolvere il nodo centrale della nostra sanità", ha aggiunto Meloni. Quindi da un lato le Regioni manterranno la loro autonomia ma dall'altro il livello centrale rivendica la possibilità di una sorta di commissariamento delle singole Asl in caso di mancato rispetto delle norme.


Nulla da fare, invece, sulle altre critiche mosse dalle amministrazioni territoriali riguardanti la possibile mancanza di fondi per dar corpo alle misure di contrasto alle liste d'attesa e le nuove regole per il superamento del tetto di spesa per il personale ritenute non sufficienti.


LA REDAZIONE AISI

0 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page