Le liste d’attesa continuano a rappresentare una sfida complessa per il sistema sanitario italiano.

Un monitoraggio condotto dal Ministero della Salute evidenzia gravi lacune nella comunicazione delle regioni attraverso i propri portali ufficiali. Tra sezioni dedicate assenti e informazioni incomplete, l’accesso a dati chiari e utili per i cittadini è ancora un obiettivo lontano.
Sezioni dedicate ancora assenti in diverse regioni
Nonostante ogni regione e provincia autonoma disponga di un portale sanitario ufficiale, una su cinque non include una sezione dedicata esclusivamente alle liste d’attesa. Per queste realtà, alcune informazioni sono reperibili, ma risultano spesso frammentate e difficili da individuare, distribuite sui siti delle aziende sanitarie locali.
Dove presenti, le sezioni dedicate pubblicano il Piano regionale di governo delle liste d’attesa e i relativi piani attuativi aziendali. Tuttavia, non sempre queste informazioni sono accessibili in modo completo o uniforme per tutti i territori.
Monitoraggio delle prestazioni: pochi dati disponibili
Solo otto regioni pubblicano i risultati del monitoraggio preventivo delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, con dati dettagliati per classe di priorità e area geografica. Alcune di queste forniscono anche una guida per interpretare correttamente i dati storici e attuali, ma resta una minoranza.
Percorsi di tutela per i cittadini: mancanza di chiarezza
Per quanto riguarda le tutele previste in caso di mancata erogazione delle prestazioni entro i tempi stabiliti, solo sei regioni hanno definito chiaramente i percorsi di supporto per i cittadini. La maggior parte, invece, si limita a fornire link ai sistemi CUP regionali e informazioni sulle modalità di prenotazione, includendo contatti telefonici e indicazioni sui canali disponibili, come farmacie o medici di base.
Attese per l’efficacia del decreto estivo
Nel frattempo, il decreto approvato dal Ministro della Salute durante l’estate 2024 è ancora in attesa di produrre effetti tangibili. L’obiettivo rimane migliorare l’organizzazione e la comunicazione delle liste d’attesa, assicurando ai cittadini un accesso più equo e trasparente ai servizi sanitari.
REDAZIONE AISI
Comments