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Liste d'attesa, Aaroi-Emac: applicare aliquota del 15% o stop a prestazioni aggiuntive

Aggiornamento: 4 set

Il sindacato anestesisti rianimatori Aaroi-Emac chiede un intervento urgente per la corretta applicazione dell'aliquota Irpef sostitutiva a tutte le prestazioni aggiuntive.

I ritardi applicativi della Legge sulle liste d'attesa "stanno provocando un malcontento che cresce di giorno in giorno" e che potrebbe portare a "più incisive e sistematiche iniziative di protesta".


Per questo il sindacato degli anestesisti rianimatori Aaroi-Emac ha scritto al ministro della Salute e agli assessori regionali alla sanità, chiedendo un intervento urgente per la corretta applicazione dell'aliquota Irpef sostitutiva a tutte le prestazioni aggiuntive effettuate, come prescritto dalla Legge 107/2024.


La legge è stata emanata per far fronte ai lunghi tempi necessari a ottenere prestazioni sanitarie nella sanità pubblica. Ma l'associazione chiede supporto per "sbloccare gli assurdi ostacoli che la sua applicazione sta incontrando".


Nel pieno di agosto, infatti, afferma Alessandro Vergallo, presidente di Aaroi Emac, "è emerso che in gran parte delle Aziende ed Enti è stato in parte o in toto disatteso l'obbligo ad applicare correttamente la norma, in alcuni casi con l'applicazione delle aliquote Irpef ordinarie".


Eppure, sottolinea il sindacato, "la legge prescrive chiaramente e senza ombra di dubbio", sia l'aliquota Irpef sostitutiva (15%) che è da applicarsi "a tutte le prestazioni aggiuntive previste dal Contratto collettivo della Dirigenza Sanitaria, sia la decorrenza di tale applicazione, sia le modalità di adempimento fiscale".


"La richiesta - precisa Vergallo - si è resa necessaria per sbloccare al più presto le inadempienze rilevate. Di fronte ad una estrema confusione e in attesa di riscontro - aggiunge - raccomandiamo ai nostri iscritti di astenersi da ogni disponibilità ad effettuare prestazioni aggiuntive per lo smaltimento delle liste di attesa o per carenza di personale, fino a che non ne sia assicurato formalmente il dovuto e tempestivo pagamento con la corretta imposizione fiscale del 15%". 


REDAZIONE AISI

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