Situazione critica per il futuro della salute pubblica
L'Italia presenta una carenza significativa di medici di medicina generale rispetto ad altri paesi europei, come Spagna, Francia e Germania.
Secondo i dati del Cnel, il numero di medici di base nel nostro paese è di 68,1 per 100.000 abitanti, ben al di sotto dei 94,4 della Spagna, 96,6 della Francia e 72,8 della Germania. Questa carenza è destinata ad aggravarsi nei prossimi anni, a causa dei numerosi pensionamenti previsti. Attualmente, il 77% dei medici di base è over 54 anni, il che pone ulteriori sfide per il sistema sanitario nazionale.
Un altro aspetto critico è l'aumento del numero di pazienti per medico, che è passato da 1.156 assistiti nel 2012 a 1.301 nel 2022, con picchi di oltre 1.500 pazienti per medico in alcune regioni. Il numero di medici di base varia notevolmente in Italia, con il Nord che registra una media di 59,9 medici ogni 100.000 abitanti, contro i 72 del Mezzogiorno, creando una disparità che penalizza soprattutto le aree meno servite.
Il sistema sanitario italiano si trova quindi in una situazione di forte criticità, con un numero insufficiente di medici di base che sta portando a un sovraccarico delle strutture sanitarie. Per far fronte a questa emergenza, è necessario adottare misure immediate per rendere la professione medica più attrattiva e garantire una formazione adeguata.
Le borse di studio per i medici di medicina generale, ad esempio, sono attualmente di soli 800 euro al mese, un importo considerato insufficiente rispetto alle altre specializzazioni mediche. La scarsa attrattività della professione contribuisce a ridurre il numero di giovani che scelgono di intraprendere questa carriera.
REDAZIONE AISI
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