L’inquadramento dei medici convenzionati di emergenza territoriale non solo nei Pronto Soccorso ma anche e soprattutto nel servizio 118. Ecco il punto della situazione.
E’ l’obiettivo di una serie di manifestazioni organizzate dal Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, partite oggi da Firenze, dove, presso la sede dell’USL Toscana Centro, una delegazione sindacale in rappresentanza dei medici convenzionati di emergenza territoriale, non solo della Regione Toscana, ma anche della Campania, della Puglia, della Calabria e dell’Abruzzo, è stata ricevuta dal direttore del Dipartimento delle Rete Sanitaria Territoriale, Daniele Mannelli, delegato dal Direttore Generale dell’ Azienda, Valerio Mari, per affrontare i nodi della vertenza.
“È stato un incontro proficuo, sebbene interlocutorio – ha affermato il presidente nazionale del Saues Paolo Ficco al termine dell’incontro -, e contiamo, come riferitoci, di avere un esito positivo già nei prossimi giorni o comunque riscontro”.
“Ancora una volta – aggiunge – devo ricordare che il decreto legge 34 del 30 marzo 2023, consentendo il passaggio dei medici convenzionati di emergenza territoriale alla dipendenza, è riuscito a frenarne l’esodo in altri servizi sanitari o addirittura nel privato o all’Estero”. “Impedirne l’inquadramento nel servizio 118 – conclude il presidente del Saues – significa vanificare il senso e l’obiettivo della legge, l’aspettativa di tanti medici convenzionati di emergenza territoriale, con un grave danno per il sistema sanitario e, in primo luogo, per i cittadini”.
REDAZIONE AISI
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