Ogni anno in Italia, 120mila persone sono colpite da ictus, con 12mila casi tra individui sotto i 55 anni. Questa patologia, una delle principali cause di morte e disabilità, è strettamente correlata a stili di vita scorretti.
Tuttavia, come sottolinea Paola Santalucia, presidente eletto dell’Associazione Italiana Ictus (Isa-Aii), l’ictus è spesso prevenibile attraverso il controllo dei fattori di rischio, quali ipertensione, colesterolo alto, fumo, alcol, sedentarietà e sovrappeso.
Una campagna per la prevenzione
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la prevenzione, l’Isa-Aii, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha avviato una campagna di screening gratuiti, inaugurata ad aprile presso la Caserma dell’Aquila e pianificata in altre città italiane nei prossimi mesi.
Durante le giornate di screening, gli esperti misurano parametri fondamentali come pressione arteriosa, glicemia, indice di massa corporea e colesterolo, utilizzando l’indice Score 2 per stratificare i partecipanti in base al rischio cardiovascolare.
Per i soggetti a rischio medio-alto viene effettuato un ecocolordoppler delle carotidi e forniti consigli per adottare stili di vita più salutari, come l’introduzione dell’attività fisica nella routine quotidiana.
I rischi di stili di vita sedentari
"Lavori sedentari e abitudini scorrette, come il fumo e una dieta inadeguata, continuano a essere le principali cause di rischio," spiega Simona Sacco, presidente della European Stroke Organization. Integrare movimento e controlli regolari è cruciale per ridurre l’incidenza di questa patologia.
Un impatto economico significativo
Oltre al dramma umano, l’ictus comporta un enorme impatto economico. In Europa, i costi associati superano i 60 miliardi di euro. La prevenzione non solo riduce il rischio di eventi acuti, ma allevia anche il peso socio-economico della malattia.
Conclusioni
Con questa iniziativa, Isa-Aii e Guardia di Finanza mirano a diffondere la cultura della prevenzione, migliorando la diagnosi precoce e promuovendo il benessere individuale e collettivo. Come afferma Santalucia, "Prevenire significa non solo proteggere la propria salute, ma anche contribuire a una società più sana e consapevole."
REDAZIONE AISI
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