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Hcv: screening gratuito prorogato al 2025 per eliminare l’epatite C

Immagine del redattore: AISIAISI

Le attività di screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus HCV sono state estese fino al 31 dicembre 2025.

La decisione, presa dalla Conferenza Stato-Regioni straordinaria, rappresenta la terza proroga dal 2022 e punta a rafforzare uno strumento cruciale nella lotta contro l’epatite C.

Il programma, finanziato con 71,5 milioni di euro, è rivolto a chi è nato tra il 1969 e il 1989, alle persone assistite dai SerD e ai detenuti. Lo screening è considerato fondamentale per identificare precocemente i casi di infezione e trattarli prima che possano evolvere in forme più gravi della malattia.


Un’estensione necessaria per garantire il successo del piano La proroga si è resa necessaria poiché la scadenza prevista per la fine del 2024 non avrebbe garantito un’attuazione completa del programma su scala nazionale. In particolare, si punta a supportare le regioni ancora in fase di avvio e ad ampliare la copertura nelle aree dove lo screening è già operativo.


Secondo i dati disponibili, alla fine del 2023, sono state sottoposte a screening quasi due milioni di persone, con l’identificazione di oltre 13mila casi di infezione attiva. Questi individui, grazie alle terapie disponibili, possono eliminare il virus ed evitare complicanze gravi legate alla malattia.


Fondi ancora disponibili per proseguire il programma Nonostante l’estensione del termine, il Ministero della Salute ha confermato che le risorse stanziate per lo screening risultano in gran parte non utilizzate, assicurando così la sostenibilità economica del programma. Questo permetterà di continuare a monitorare e trattare l’epatite C senza rischiare interruzioni dovute a vincoli finanziari.


Un passo avanti nella lotta all’HCV L’estensione dello screening rappresenta un’opportunità per rafforzare l’impegno verso l’eliminazione dell’epatite C nel nostro paese, garantendo un approccio sistematico e inclusivo. L’obiettivo finale è ridurre significativamente l’incidenza del virus, assicurando al contempo una maggiore protezione della salute pubblica.


REDAZIONE AISI

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