Più serenità e stipendi più alti. Ecco le destinazioni preferite.
Sono sempre di più i giovani medici, che lasciano l'Italia "anche prima della specializzazione" per trovare soddisfazioni "professionali, economiche e anche la serenità sul posto di lavoro. L'allarme di Antonio Magi, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Sono sempre di più i giovani medici, che lasciano l'Italia "anche prima della specializzazione" per trovare soddisfazioni "professionali, economiche e anche la serenità sul posto di lavoro. A sottolinearlo all'Adnkronos Salute è Antonio Magi, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e degli odontoiatri che parla , di un incremento del 10% nel 2024 - rispetto all'anno precedente - delle domande per i certificati di onorabilità professionale" necessari ai dottori per lavorare all'estero.
Un dato che riguarda l’Ordine di Roma, che vanta circa 20mila iscritti, dove 150 medici l’anno decidono di fare i bagagli e puntare su una carriera all'estero.
"I giovani sono tanti e vanno via anche senza la specializzazione puntando su Francia, Regno Unito, Svizzera e anche l'Olanda, dove si arriva anche a guadagnare 200mila euro lordi in più all'anno rispetto all'Italia - osserva il presidente dell'Omceo di Roma - Gli over 55 che magari già intravedono la pensione sono attratti dai Paesi del Golfo Persico, dove spesso lavorano un paio d'anni con stipendi molto buoni".
Dietro queste scelte ci sono diverse motivazioni e non solo economiche, precisa Magi. "In Italia sta diventando sempre più difficile esercitare la professione di medico: aggressioni quotidiane, carichi di lavoro enormi e poi il rischio di una denuncia penale che in altri Paesi non c'è e che nel 94% dei casi si risolve in un nulla di fatto - avverte - mentre da noi i costi delle assicurazioni personali sono schizzati. All'estero si lavora sereni e questo è un elemento fondamentale per un professionista".
Possibili soluzioni
Secondo Magi “si deve rendere attrattiva la professione a 360 gradi, serve più sicurezza negli ospedali e negli ambulatori, e poi l'abolizione dell'incompatibilità per i professionisti che devono poter fare anche l'attività libero professionale”. Aspetti quanto mai di attualità nei giorni in cui si parla di legge di Bilancio. “Il ministro della Salute Schillaci - conclude - si sta impegnando moltissimo per trovare nuove risorse e, a differenza di quanto fatto in passato, spero che si trovino per tutta la categoria".
REDAZIONE AISI
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