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Farmacie dei servizi: le rassicurazioni di Schillaci

Il dicastero della Salute emanerà un regolamento perché nelle farmacie dei servizi siano garantiti « gli stessi alti standard assicurati da sempre dai laboratori, ma soprattutto siano rispettari i medesimi regolamenti».

Lo ha annunciato il ministro Orazio Schillaci in un’intervista al quotidiano La Stampa, che nelle settimane precedenti aveva dato non poco risalto alle proteste delle strutture private per i contenuti del ddl Semplificazioni.


«Con il Covid» ha ricordato Schillaci «i cittadini hanno iniziato ad apprezzare un servizio, quello delle farmacie, che può anche alleggerire le liste di attesa.


L’importante è che ogni azione che intraprendiamo vada sempre a beneficio dei cittadini, senza interessi di parte».


L’uscita del Ministro è stata subito accolta con favore dalle categorie direttamente coinvolte: «Siamo molto grati a Schillaci per le sue parole e soddisfatti che abbia accolto le nostre osservazioni riconoscendo che la medicina di laboratorio debba mantenere degli standard e dei requisiti qualitativi di alto livello» ha detto Luca Marino, vicepresidente Unindustria sezione sanità «circa il 70% delle decisioni diagnostiche è basata su un dato di laboratorio, pertanto il Ministero non può permettere che simili decisioni possano essere prese su referti che non rispondono ai gold standard del settore.


Siamo molto contenti di leggere queste parole del ministro Schillaci e siamo fiduciosi che tutto ciò porterà a normare il settore in maniera adeguata e sempre nell’interesse della salute del cittadino».


«L’intervento del ministro della salute» ha osservato il presidente della Fofi, Andrea Mandelli «sgombra il campo da ogni fraintendimento in merito alla volontà di assicurare elevati standard all’esecuzione dei test diagnostici da parte dei farmacisti.


Si tratta di una scelta che ha il pieno apprezzamento e il plauso della Federazione degli Ordini. Ben vengano tutte le misure volte a garantire la massima qualità e sicurezza delle prestazioni che eroghiamo a favore dei cittadini che ogni giorno a noi si rivolgono per avere risposte alle loro esigenze di salute».


Restano aperti alcuni interrogativi: quale accoglienza daranno le Regioni all’eventuale regolamento nazionale del Ministero, dato che l’organizzazione dei servizi sanitari è di loro competenza e le regole per l’accreditamento delle strutture sanitarie differiscono da una regione all’altra. E poi, c’è sempre l’autonomia differenziata.


REDAZIONE AISI

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