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Crescono i rapporti tra Italia e Congo

ECONOMIA, AGRICOLTURA, SANITA'. I GRANDI TEMI DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE.

Congresso Internazionale “L’opportunità della foresta della Repubblica del Congo per lo sviluppo del Piano Mattei” con l’Ambasciatore Okemba e il Ministro delle Foreste Matondo. 

Prof.ssa Laura Mazza: «Il ruolo strategico della Formazione nel Piano Mattei, sviluppo sostenibile e competenze Green per l’Africa».


ROMA 27 LUG 2024 - La tutela e l’utilizzo sostenibile e mirato della preziosa area forestale che sorge intorno all’immensa area del fiume Congo è stata al centro del convegno-dibattito che si è svolto a Palazzo Grazioli lo scorso 23 luglio, organizzato dall’Ambasciata della Repubblica del Congo in Italia, con il Ministero dell’Economia Forestale in Congo Brazaville.

A “tenere le redini” del dibattito due illustri rappresentanti della Repubblica del Congo, l’Ambasciatore Congolese in Italia, sua Eccellenza Henri Okemba, e il Ministro delle Foreste Rosalie Matondo, accanto all’Ambasciatrice dell’Angola in Italia, Maria De Fatima Jardim.

Il cuore verde dell’Africa che vuole rinascere, e ha tutte le potenzialità per poterlo farlo, deve essere affidato “alla saggezza” di una economia green che non può prescindere da progetti di ricerca e di formazione che abbiano anche lo scopo di creare forza lavoro in loco, investendo in questo caso nei giovani congolesi che, opportunamente guidati, saranno pronti a costruirsi una professionalità incentrata proprio sulla valorizzazione delle risorse della terra natia, contribuendo così alla crescita della propria economia. 


Tutto questo, ovviamente, trova ampio respiro nell’ambito del Piano Mattei fortemente voluto dal Governo italiano dal  Presidente Meloni, con il Congo protagonista, da sempre, di solidi rapporti, in costante evoluzione, con il nostro Paese.


Ogni progetto di sviluppo, nell’era moderna, legato alla cooperazione internazionale, non può prescindere da uno dei suoi riferimenti principali, ovvero l’agricoltura.

Corretto utilizzo e rilancio delle ingenti risorse locali dei Paesi in via di sviluppo del continente africano, e nel contempo rigoroso rispetto delle esigenze climatiche, in quel piano di sostenibilità che trova ampio riscontro nell’Agenda Onu 2030, con Governi e cittadini chiamati ad agire di concerto per realizzare economie sempre più eco-compatibili, mediante una migliore gestione delle risorse a disposizione.


Tutto questo si può e si deve ottenere con mirati progetti di ricerca e analisi, attraverso strumenti rispettosi dell'ambiente, non senza “cavalcare l’onda” della tecnologia e del digitale. 


Questo il profondo senso dell’intervento del ricercatore Corrado Costa del CREA, che ha evidenziato come una solida base di formazione costante rappresenta una conditio sine qua non per attuare fino in fondo una “brillante economia green”.


E tutto questo può e deve avvenire attraverso, come nel caso della foresta intorno al bacino del fiume Congo, con mirati progetti di coltivazione e allevamento, che pur utilizzando tecniche e tecnologie innovative, siano pienamente calati nel contesto culturale, organizzativo e gestionale del territorio; con progetti di formazione professionale che, recuperando la memoria del nostro passato, possano raggiungere e favorire l’evoluzione delle realtà agricole periferiche; e incoraggiando una filiera dell’agroalimentare che si ponga come base di un’economia circolare dei territori.


Sono queste le premesse imprescindibili con cui si è svolto il Congresso Internazionale del titolo “L’opportunità della foresta della Repubblica del Congo per lo sviluppo del Piano Mattei”.

Sono intervenuti, come detto, l’Ambasciatore della Repubblica del Congo in Italia, sua Eccellenza Henri Okemba, il Ministro Congolese dell’Economia Forestale, Rosalie Matondo, il Generale di Brigata Luca Baione Rappresentante permanente in Italia presso l’Organizzazione Metereologica Mondiale, l’Ambasciatrice dell’Angola in Italia, Maria De Fatima Jardim, il ricercatore Corrado Costa Dirigente del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.


Il congresso è stato moderato in maniera eccellente dall’esperto giornalista Roberto Montoya della stampa estera.

Tra gli invitati speciali il Presidente Claudia Segre della Global Thinking Foundation e il Presidente Mario Braga del Collegio dei Periti Agrari.


La Repubblica del Congo è stata inserita fra i nove Paesi prioritari del Piano Mattei, portatori di progetti pilota, e per questo “farà tutto il necessario per garantire il suo successo”, ha detto in apertura l’ambasciatore congolese a Roma Henri Okemba aprendo i lavori. 

Presentando i saluti del presidente congolese Denis Sassou-N’Guesso, il diplomatico, che da quando si è insediato in Italia ha sempre fornito un contributo davvero prezioso alle relazioni con il Governo di casa nostra, ha insistito sull’opportunità che il progetto offre ad entrambe le parti, Congo ed Italia, e si è detto fiducioso sui benefici di un rafforzamento della cooperazione bilaterale.


Particolarmente apprezzato l’intervento della ministra congolese dell’Economia forestale, Rosalie Matondo, che ha invitato le imprese locali ed internazionali ad investire nel Paese nella tutela del territorio, finanziando tramite le loro attività progetti di rimboschimento e di salvaguardia della biodiversità del Bacino del Congo. “Il Congo è aperto ad accogliervi e disposto a collaborare con le aziende che intendono investire nel Paese”, ha detto, sottolineando sulla necessità di creare delle joint venture mutualmente vantaggiose. “L’assistenzialismo ha dimostrato i suoi limiti: serve un interesse, un vantaggio reciproco”, ha detto il Ministro Matondo, convinta che il rimboschimento sia “un’alternativa sostenibile da perseguire per sviluppare l’economia del nostro Paese, dare valore al territorio e servizi alla popolazione”. 


Utile a focalizzare il confronto sul tema centrale del convegno è stato l’intervento dell’ambasciatrice angolana in Italia, Maria de Fatima Jardim, in passato ministro dello ambiente in Angola e da sempre vicina e attenta al tema della sostenibilità.

“Il Piano Mattei è un’occasione di portare all’attenzione internazionale temi legati alla tutela della biodiversità del bacino idrografico del Congo ed all’impegno per una sua resilienza climatica ed ambientale”, ha detto Maria de Fatima Jardim.


Ruolo chiave è anche quello della Prof.ssa Laura Mazza, Rappresentante per le Relazioni Istituzionali della Repubblica del Congo in Italia e in undici paesi in Europa nell’ambito del Piano Mattei, che sta infatti brillantemente portando avanti la costituzione di un Comitato Scientifico di esperti al fine di elaborare per i prossimi cinque anni un piano strategico di sviluppo sostenibile per la costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Africa.

“Siamo di fronte, nel caso del Congo, così come di altri paesi africani coinvolti nella Mission del Piano Mattei, ad un potenziale enorme”, esordisce Laura Mazza.


“Oltre alle straordinarie risorse da estrarre con oculatezza, attraverso piani mirati in relazione ai quali l’Italia saprà portare avanti “una lucida regia”, in nazioni come la Repubblica del Congo, non smetterò mai di sottolineare quanto, le parole d’ordine per rilanciare l’economia locale, siano i giovani e il “capitale di un paese i umano” a disposizione di Governi che possiedono nelle loro mani un prezioso ed enorme diamante grezzo da plasmare.


Tutto questo non può non avvenire attraverso un concreto incoraggiamento a piani di formazione che consentono e consentiranno, nel prossimo futuro, di permettere loro, ai giovani locali, di acquisire le competenze necessarie, creando, finalmente, quella indispensabile forza lavoro che in questi Paesi può sbocciare come un fiore e crescere in modo rigoglioso. 


Una enorme forza lavoro che sarà in grado di rappresentare, con alla base una progettualità e una ricerca ad hoc, una fetta notevole della produzione e del consumo globale”. 

Queste le parole della Prof.ssa Laura Mazza, Rappresentante per le Relazioni Istituzionali della Repubblica del Congo in Italia, Presidente di Federformazione e Segretario Generale del Parlamento del Mediterraneo.


Ruolo importante nel convegno ha avuto anche il delicato tema del cambiamento climatico, con il Generale Luca Baione che, in merito alla foresta del Congo,  ha sollevato la questione della possibilità del monitoraggio, attraverso i satelliti della aeronautica militare, proponendo una partnership tra i due paesi, considerato anche il suo ruolo chiave presso l’Osservatorio Permanente Mondiale della Meteorologia.


REDAZIONE AISI

COMUNICATO STAMPA

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