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Congresso Fimmg, i medici di base alzano la voce

Immagine del redattore: AISIAISI

Silvestro Scotti, segretario generale della FIMMG, intervenendo durante il Congresso della Federazione, ha evidenziato le difficoltà che la categoria dei medici di famiglia sta affrontando, pur mantenendo la determinazione a farsi ascoltare.

Il Segretario ha ribadito la disponibilità dei medici ad attuare azioni sindacali, come la dichiarazione dello stato di agitazione e lo sciopero, per far comprendere ai cittadini che la posta in gioco è la tutela di un diritto collettivo sancito dalla Costituzione, che riguarda il futuro della sanità.


Nel corso del suo intervento, Scotti ha trattato diverse questioni cruciali, a partire dall’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) 2019-2021.


La firma di questo accordo, avvenuta a febbraio in Conferenza Stato-Regioni e attuata ad aprile, ha rappresentato un passo importante verso la riforma dell'assistenza territoriale. Scotti ha sottolineato che, oltre al riconoscimento economico per i medici, l’accordo fornisce un quadro organizzativo di riferimento per tutta la medicina di base, anche se ritiene che non abbia ricevuto l'attenzione adeguata.


Scotti ha poi parlato di quella che definisce una "contraddizione tecnologica", con i medici di famiglia sempre più coinvolti nelle nuove tecnologie sanitarie come il fascicolo sanitario elettronico, la telemedicina e la diagnostica a distanza, ma al tempo stesso sottoposti a una crescente pressione per mantenere il ritmo di questi cambiamenti digitali.


Riguardo alla crescente difficoltà della categoria, Scotti ha lanciato un nuovo appello: "Adesso basta", ha dichiarato, ricordando come le criticità, già evidenziate in passato, si siano concretizzate, portando a una riduzione del numero di medici di famiglia da 43.000 a 37.000 e a una diminuzione dell’interesse per la formazione specifica in medicina generale.


Questi fattori, combinati con il sovraccarico di lavoro, stanno compromettendo la capacità di rispondere adeguatamente alle esigenze sanitarie, specialmente nelle aree rurali e periferiche.


Scotti ha inoltre affrontato la questione del progressivo invecchiamento della popolazione e dell'aumento delle malattie croniche, descrivendoli come vere sfide per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Ha poi toccato il tema della legge di bilancio, sottolineando l'importanza di misure specifiche per sostenere la medicina di famiglia. Tra le richieste della FIMMG ci sono la decontribuzione per il personale assunto e la detassazione delle componenti variabili del reddito, proposta come una sorta di "flat tax variabile".


Infine, ha auspicato una rapida approvazione dell'Atto di Indirizzo per l'ACN 2022-2024, che permetterebbe di adeguare le norme alle nuove esigenze, con uno sguardo alle iniziative del PNRR. Scotti ha concluso assicurando che la FIMMG continuerà a lavorare per garantire un futuro migliore per la medicina di famiglia.


REDAZIONE AISI

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