Il Ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuto alla Camera per rispondere a un'interrogazione presentata dall'onorevole Francesco Saverio Romano (NM) in merito alla grave mancanza di personale nei reparti di pronto soccorso e in altre aree critiche del sistema sanitario.

Schillaci ha sottolineato che il problema principale non risiede tanto nella scarsità di contratti di formazione, ma nella bassa attrattività di alcune specializzazioni, spesso a causa delle condizioni lavorative difficili che i giovani medici devono affrontare dopo la laurea.
"Il nostro obiettivo – ha dichiarato Schillaci – è di incrementare la remunerazione dei medici in formazione, rendendo più equo il trattamento economico e incentivando le specializzazioni meno attraenti." In particolare, il Ministero della Salute ha avanzato la proposta di aumentare sia la parte fissa che quella variabile del contratto di formazione specialistica, con un focus su specializzazioni come emergenza-urgenza, anestesia e rianimazione, oltre a chirurgia generale e medicina di comunità, tutte caratterizzate da un basso tasso di adesione.
Schillaci ha poi spiegato come sia stata anche proposta la riduzione dell'aliquota fiscale IRPEF sull’indennità di specificità medica per rendere la professione più vantaggiosa dal punto di vista fiscale.
La riorganizzazione della medicina territoriale
Per contrastare il crescente sovraffollamento dei pronto soccorso, il ministro ha ricordato che è in fase di attuazione la riforma della medicina territoriale prevista dal PNRR. Questo piano punta a rafforzare i servizi erogati direttamente sul territorio, con l’assistenza domiciliare potenziata e lo sviluppo di strumenti di telemedicina.
Questi interventi, ha sottolineato Schillaci, mirano a ridurre la pressione sui pronto soccorso, migliorando la gestione dei pazienti prima che essi arrivino nelle strutture ospedaliere.
Misure contro le aggressioni al personale sanitario
Il ministro ha anche affrontato il tema delle aggressioni nei confronti del personale sanitario, un fenomeno sempre più preoccupante. Schillaci ha ricordato che il recente decreto-legge del 1° ottobre 2024 ha introdotto importanti novità per contrastare questi episodi, tra cui un inasprimento delle pene con reclusione fino a cinque anni e l'arresto in flagranza differita, una misura volta a perseguire gli aggressori anche nei casi in cui non sia possibile intervenire immediatamente.
Conclusioni
Le parole del ministro Schillaci hanno messo in evidenza la complessità delle sfide che il sistema sanitario italiano deve affrontare per rendere più attrattive le carriere specialistiche e per garantire una migliore qualità di vita professionale ai medici e agli altri operatori sanitari. Le proposte del Ministero della Salute, sia in termini di remunerazione che di riforme strutturali, rappresentano un primo passo nella direzione giusta
REDAZIONE AISI
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