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Carenza personale: l'estate infernale dei medici

Il periodo estivo aggrava ancora di più la già preoccupante carenza di medici di medicina generale. A denunciare la situazione è il sindacato autonomo Snami.

“I medici del ruolo unico stanno affrontando sforzi insostenibili per garantire il servizio essenziale di assistenza sanitaria di base- dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami - e nonostante la loro dedizione continua e professionalità, il carico di lavoro e la pressione crescente rischiano di compromettere la qualità delle cure ai loro pazienti e la salute dei medici stessi”.


“La transizione verso una specializzazione in medicina generale - puntualizza Simona Autunnali, tesoriere nazionale Snami - non è solo una questione di riconoscimento professionale, ma una necessità per garantire un servizio sanitario efficiente e di qualità.


C’è bisogno di una formazione adeguata e specifica che rifletta le competenze necessarie per affrontare le complessità della pratica clinica moderna che ovviamente non è più quella passata”.


“Il servizio sanitario nazionale è fatto di donne e uomini, senza personale non è ipotizzabile attuare il PNRR e le riforme programmate - spiega Testa- C’è bisogno di attrarre i giovani verso la medicina generale e per farlo non è possibile la stagnazione allo status quo”.

“Il sistema sanitario attuale si dimostra riluttante ad adottare i cambiamenti necessari e ad accogliere una rivoluzione ed un reale rinnovamento del ruolo del medico di medicina generale -aggiunge Federico Di Renzo, addetto stampa nazionale Snami - Il nostro sindacato da anni sostiene la necessità di evolvere la figura del MMG in uno specialista in medicina generale, riconoscendone l'importanza strategica e valorizzando le competenze specifiche”.


REDAZIONE AISI


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