Parte il progetto Hi-ROC per studiare l’ipossia tumorale e la radioresistenza
- AISI
- 11 apr
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È ufficialmente partito il progetto Hi-ROC, coordinato dal Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia, con l'obiettivo di sviluppare una "firma molecolare" dell’ipossia tumorale e della radioresistenza. Il progetto, che ha ricevuto un finanziamento di quasi 500mila euro dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, si concentra sull'ipossia, una condizione che provoca resistenza alla radioterapia convenzionale.

L’obiettivo: identificare marcatori per selezionare i pazienti per terapie alternative
Il principale obiettivo di Hi-ROC è trovare marcatori biologici per individuare i pazienti che, a causa della carenza di ossigeno nelle cellule tumorali, potrebbero non rispondere efficacemente alla radioterapia convenzionale. Questo approccio mira a indirizzare i pazienti verso trattamenti più efficaci. La ricerca coinvolgerà anche prestigiosi istituti oncologici come l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Politecnico di Milano, il Luxembourg Institute of Health, e la Maastricht University.
Individuazione di biomarcatori non invasivi
“La nostra ricerca mira a identificare un biomarker globale di ipossia”, afferma Ester Orlandi, coordinatrice del progetto e Responsabile del Dipartimento Clinico del CNAO. Gli attuali protocolli di radioterapia, infatti, si basano principalmente sullo stadio del tumore e sul tipo istologico, senza considerare caratteristiche biologiche come l'ipossia. La difficoltà principale risiede nell'assenza di un biomarker non invasivo che possa selezionare i pazienti per la terapia più adatta.
Analisi di 200 pazienti per identificare la firma di ipossia
Una parte fondamentale del progetto prevede l’analisi di dati clinici, biologici e radiologici di circa 200 pazienti già trattati con radioterapia convenzionale. Verranno utilizzati dati provenienti da imaging e da liquidi biologici per creare una signature, ovvero una firma multimodale che permetta di rilevare l’ipossia a livello individuale. Questo studio potrebbe essere un primo passo verso una radioterapia personalizzata.
Innovazioni tecnologiche e collaborazione internazionale
Il progetto prevede l’utilizzo di tecnologie innovative per analizzare i meccanismi molecolari dell’ipossia e sviluppare piattaforme computazionali per testare l'efficacia di ioni pesanti (come l'elio) in grado di superare l’ipossia. Inoltre, si prevede l’impiego di modelli digital twins per la radioterapia personalizzata.
“La collaborazione con importanti istituti di ricerca, sia italiani che internazionali, sarà cruciale per il successo del progetto", commenta la professoressa Ester Orlandi.
Il supporto della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica
La Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB) sostiene il progetto Hi-ROC con un contributo economico significativo. Andrea Donnini, Presidente del Consiglio di amministrazione della FRRB, ha sottolineato l'importanza della collaborazione internazionale e dell’investimento in ricerca oncologica per ottenere risultati concreti.
REDAZIONE AISI