top of page

Nuovi farmaci, in Italia servono ancora quasi due anni per l’accesso dei pazienti

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 10 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Nonostante la riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), avviata un anno e mezzo fa per rendere più rapide le procedure, i pazienti continuano ad attendere in media 22 mesi prima di poter usufruire dei nuovi farmaci.


ree

Il percorso rimane complesso: dai 499 giorni (16,6 mesi) che intercorrono tra la domanda di rimborso presentata dalle aziende e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si aggiungono ulteriori sei mesi necessari per l’inserimento nei prontuari regionali.


L’impatto delle valutazioni HtaUno dei fattori che rallentano il processo è l’attività della Commissione Scientifica Economica, che rinvia tra il 50% e il 70% delle pratiche di Health Technology Assessment (Hta) presentate ogni mese. Questa metodologia, indispensabile per valutare il grado di innovatività di un trattamento, finisce così per dilatare i tempi di approvazione.


Un quadro in peggioramento dal 2024 al 2025L’analisi dei decreti pubblicati conferma un trend preoccupante. Tra luglio e dicembre 2024, i 23 provvedimenti relativi a farmaci orfani e nuove entità chimiche hanno richiesto 461 giorni di media (15,4 mesi). Nei successivi 30 decreti, approvati da gennaio a ottobre 2025, i tempi sono saliti a 529 giorni (17,6 mesi).


Il nodo dei prontuari regionaliAlla lentezza della fase nazionale si somma la variabilità dei tempi regionali per l’inserimento dei farmaci nei prontuari terapeutici. A seconda delle aree del Paese, i pazienti si trovano ad affrontare ritardi ulteriori che portano l’attesa complessiva a quasi due anni. Una situazione che rischia di compromettere l’accesso equo alle terapie innovative.


Visite specialistiche e prevenzione in attesa delle terapieIn questo contesto, gli esperti sottolineano l’importanza di non trascurare la prevenzione e il monitoraggio clinico. Visite specialistiche periodiche, controlli diagnostici mirati e screening appropriati sono strumenti fondamentali per mantenere sotto controllo le patologie, in attesa che le nuove terapie diventino disponibili.


La prospettiva di una svoltaIl nuovo regolamento Aifa, entrato in vigore nei giorni scorsi, viene indicato come un possibile punto di svolta. L’auspicio è che la riorganizzazione permetta di ridurre i tempi, ponendo l’attenzione prioritaria sulle innovazioni terapeutiche e garantendo così un accesso più rapido ed equo ai farmaci per tutti i pazienti italiani.


REDAZIONE AISI


bottom of page