Modifiche al Registro nazionale PMA: via libera del Garante Privacy
- AISI
- 3 giorni fa
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Il Garante per la Privacy ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto proposto dal Ministro della Salute, che introduce importanti novità nel Registro nazionale delle strutture di procreazione medicalmente assistita (PMA). Tra le modifiche principali, la nuova modalità di raccolta dei dati riguarderà il singolo ciclo di trattamento delle coppie, con l’obiettivo di migliorare la qualità epidemiologica e la completezza delle informazioni.

Il nuovo sistema di raccolta dati
Il sistema attuale di raccolta dei dati aggregati non è più adeguato alle esigenze moderne, poiché i trattamenti di PMA si sono evoluti e sono più complessi. La novità principale riguarda il passaggio dalla raccolta di dati generali a quella specifica per ogni singolo ciclo di trattamento, che consentirà di ottenere informazioni più precise e utili per le analisi epidemiologiche. Inoltre, questo sistema semplificherà i processi di invio e acquisizione dei dati, aumentando l'accuratezza delle analisi statistiche.
Benefici per i centri PMA
Il nuovo approccio faciliterà il lavoro dei centri PMA, che non dovranno più aggregare e conteggiare i dati, ma si limiteranno a registrarli separatamente per ogni ciclo di trattamento. Questo semplificherà il processo di inserimento dei dati nel Registro e renderà la gestione delle informazioni più rapida e trasparente.
Miglioramenti nella qualità dei dati
Il sistema garantisce anche una maggiore qualità dei dati raccolti, poiché permetterà di tracciare la mobilità delle pazienti e verificare la reale efficacia delle tecniche di PMA. L’utilizzo di pseudonimi contribuirà a evitare che una stessa paziente venga registrata più volte, migliorando così la precisione delle informazioni. Questo sistema è in linea con quelli utilizzati nei principali paesi europei, come Belgio, Regno Unito, Francia e Germania.
Adeguamento alle normative europee
Il sistema di raccolta dati per il ciclo singolo di trattamento porterà il registro PMA italiano a raggiungere standard simili a quelli degli altri paesi europei, migliorando la sorveglianza e la trasparenza delle tecniche di PMA. Nonostante i dati raccolti riguardino il singolo ciclo di trattamento, essi saranno sottoposti a pseudonimizzazione, garantendo la protezione dei dati personali.
Tutela della privacy
Il Garante per la Privacy ha espresso soddisfazione per il fatto che il Ministero della Salute ha preso in considerazione tutte le indicazioni fornite durante il processo di valutazione. Le modifiche includono anche un’adeguata gestione dei rischi connessi al trattamento dei dati, con misure specifiche per garantire la sicurezza e la protezione dei diritti degli interessati. La valutazione d’impatto, svolta dall’Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato le misure tecniche e organizzative per mitigare i rischi e tutelare i diritti delle persone coinvolte.
REDAZIONE AISI