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Medici di base, pediatri e specialisti: al via il negoziato per le nuove convenzioni

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 12 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Dal 15 ottobre la SISAC avvierà ufficialmente il confronto per il rinnovo delle convenzioni 2022-2024 che riguardano medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali.


L’avvio dei lavori segue l’approvazione dell’Atto d’indirizzo da parte del Comitato di Settore e mira a chiudere in tempi rapidi l’accordo triennale, rimandando al successivo contratto 2025-2027 le questioni più complesse.


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Obiettivi del nuovo accordo

Il documento programmatico introduce elementi di maggiore flessibilità organizzativa e strumenti di sostegno ai giovani professionisti. È previsto che i titolari a tempo indeterminato affianchino i colleghi in formazione o con incarichi temporanei all’interno delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT). Altro aspetto rilevante è la possibilità di modulare gli orari, considerando la crescente componente femminile nella categoria.


Risorse economiche disponibili

Le coperture finanziarie del triennio derivano principalmente dalle leggi di bilancio 2021 e 2023, con un incremento stimato fino al 5,78% nel 2024. La ripartizione stabilisce che il 70% delle somme sia destinato all’adeguamento di quote capitarie e compensi orari, mentre il 30% vada alla valorizzazione degli obiettivi delle AFT, in particolare per il funzionamento delle Case di comunità e per i programmi di salute pubblica, inclusi progetti di screening regionali.


Innovazioni normative e governance

Tra le misure contenute nell’Atto d’indirizzo figurano l’eliminazione della cosiddetta “procedura SISAC” per l’assegnazione degli incarichi a medici provenienti da regioni non confinanti e una ridefinizione dei comitati paritetici della specialistica ambulatoriale, con l’obiettivo di armonizzare la governance contrattuale con quella della medicina generale e della pediatria.


Verso un nuovo assetto territoriale

La riforma contrattuale si inserisce nel quadro del PNRR e del D.M. 77/2022, che attribuiscono un ruolo centrale alle Case di comunità e alla rete di assistenza territoriale. Il rafforzamento di questi presidi, insieme a una migliore organizzazione degli orari e al sostegno ai giovani medici, viene indicato come condizione essenziale per garantire continuità assistenziale e servizi più vicini ai cittadini.


REDAZIONE AISI


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