Liste d’attesa, Anaao: “No a imposizioni centralistiche su medici e dirigenti. Serve confronto reale con chi vive la sanità ogni giorno”
- AISI
- 4 giorni fa
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Il segretario nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, interviene sul nuovo Dpcm sulle liste d’attesa, denunciando un approccio che rischia di trasformarsi in un commissariamento di fatto del personale medico e dirigente. “Non accetteremo di essere ostaggio di misure che limitano la nostra libertà professionale e decisionale”, avverte.

Preoccupazioni per le ricadute sui professionisti
Il provvedimento – osserva Di Silverio – non solo impone un controllo diretto nei rapporti tra Ministero della Salute e Regioni, ma agisce anche a valle, influendo direttamente sul rapporto tra aziende sanitarie e personale medico. Le disposizioni prevedono tagli agli stipendi e restrizioni sull’attività intramoenia, misure che secondo il sindacato danneggiano chi già affronta da anni le criticità del sistema sanitario.
Centralismo sì, ma non sulle spalle dei medici
Anaao non si oppone a un maggiore coordinamento nazionale, considerandolo una risposta necessaria alla deriva dell’autonomia differenziata. Tuttavia, respinge con forza un modello che impone regole senza confronto con chi opera sul campo.
La richiesta: un tavolo Ministero-Regioni e un incontro con Palazzo Chigi
“È urgente – afferma Di Silverio – istituire un tavolo di confronto tra Ministero e Regioni per chiarire funzioni e responsabilità, ascoltando finalmente le istanze di chi subisce le norme ogni giorno nei reparti e negli ambulatori”.
Il segretario Anaao chiede inoltre alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, un incontro diretto con i rappresentanti dei medici e dirigenti sanitari, affinché vengano comprese le reali condizioni in cui opera il personale del Servizio Sanitario Nazionale.
REDAZIONE AISI