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Infezioni ospedaliere e antibiotico-resistenza: le mosse del governo

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 6 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Il contrasto alle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e all’antimicrobico-resistenza è una delle priorità dichiarate dal Ministero della Salute. A confermarlo è il sottosegretario Marcello Gemmato, intervenuto alla Camera in risposta a un'interrogazione parlamentare, illustrando lo stato di avanzamento delle misure in campo e gli obiettivi futuri.


Prevenzione e formazione: il ruolo del PNRR

Nel solco della Missione 6 del PNRR, è stato avviato un piano formativo specifico sulle infezioni ospedaliere, destinato a quasi 300.000 operatori sanitari. Il progetto, con una dotazione di 80 milioni di euro, ha già visto la conclusione della fase di selezione degli enti formatori e la registrazione dei corsi. Entro il primo semestre del 2025, dovrebbero essere formate 150.000 unità di personale.

Per rafforzare l’efficacia della formazione, la Commissione nazionale per la formazione continua ha inserito le ICA tra le tematiche di interesse nazionale per il triennio 2024-2026, attribuendo un incentivo di 0,3 crediti ECM per ogni ora formativa.


Uso degli antibiotici e PNCAR

Nonostante gli sforzi, nel 2023 il consumo di antibiotici a uso sistemico è cresciuto del 5,4% rispetto all’anno precedente, mantenendosi sopra la media europea. Per contrastare l’antimicrobico-resistenza, il governo ha rifinanziato con 120 milioni di euro il Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (PNCAR) 2022-2025.

Nell’ambito del Piano, sono attivi gruppi di lavoro dedicati alla prevenzione e alla sorveglianza delle ICA. Sono già state elaborate le linee guida per la gestione delle infezioni da agenti multi-resistenti e sono in fase finale i documenti per i nuovi piani nazionali di prevenzione e sorveglianza.


Monitoraggio e strumenti operativi

È in corso l’attivazione della scheda dedicata alle ICA all’interno del sistema di segnalazione delle malattie infettive, in collaborazione con regioni e province autonome. L’Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato raccomandazioni cliniche per la terapia mirata delle infezioni resistenti e ha tradotto il manuale AWaRe dell’OMS.

Nel 2024, le ICA sono state ufficialmente riconosciute come evento sentinella nei sistemi di monitoraggio degli errori sanitari, includendo anche i decessi da sepsi. Parallelamente, è stata avviata un’indagine nazionale sul livello di implementazione dei protocolli di controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie. I dati confluiranno nella piattaforma SIMON dell’Agenas e saranno aggiornati nel 2025.


Sorveglianza e dati europei

L’Italia continua a partecipare attivamente alle rilevazioni ECDC sia per ospedali per acuti sia per strutture di lungodegenza. Il Ministero sostiene anche le attività di sorveglianza promosse dall’Istituto superiore di sanità, come il monitoraggio del consumo di soluzioni idroalcoliche e le indagini su agenti patogeni resistenti.

Nel biennio 2022-2023, il Centro nazionale per il controllo delle malattie ha destinato 1,4 milioni di euro a progetti mirati sul fronte umano dell’antimicrobico-resistenza.


Conclusione

Il Ministero della Salute ribadisce il proprio impegno costante nel contrasto a ICA e antibiotico-resistenza. Le misure attivate spaziano dalla formazione alla sorveglianza, dalla definizione di standard nazionali alla raccolta sistematica dei dati. Resta però evidente la necessità di accelerare l’applicazione concreta di queste azioni nelle strutture sanitarie per contenere in modo efficace gli effetti sulla salute pubblica.


REDAZIONE AISI

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