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Incontro Regione Lazio

Immagine del redattore: AISIAISI

Aggiornamento: 26 feb 2024


Lo scorso 22 marzo, il Presidente della VII Commissione Sanità Politiche Sociali, Integrazione sociosanitaria, Welfare della Regione Lazio, Rodolfo Lena e il Responsabile della Segreteria VII Commissione Sanità Politiche Sociali, Integrazione sociosanitaria, Welfare, Manuel Magliocchetti, hanno incontrato il Direttore Generale di AISI, Giovanni Onesti e il Vicepresidente di Feder ANISAP, Valter Rufini.

Al centro dell’incontro, le criticità emerse a seguito dell’emanazione dell’art. 31 della L.R. n. 14/2021 “Disposizioni collegate alla legge di Stabilità regionale 2021 e modifiche di leggi regionali” che ha reintrodotto, anche per le strutture di specialistica ambulatoriale, il parere regionale preventivo obbligatorio e vincolante sulla verifica di compatibilità rispetto al fabbisogno di assistenza e alla localizzazione territoriale, in fase di autorizzazione alla realizzazione, nonché in relazione alla variazione ed alla rimodulazione delle strutture ambulatoriali. 

Tale modifica legislativa, come rappresentato dal Direttore di AISI e dal Vicepresidente di Feder ANISAP, ha fortemente inasprito l’iter autorizzativo, prevedendo una fase ulteriore dinanzi alla Regione e, conseguentemente, introducendo ulteriori termini da rispettare per l’ottenimento dell’eventuale parere di compatibilità. 

“Si tratterebbe niente meno che di un’immobilità immotivata – ha così rappresentato Giovanni Onesti – che produrrebbe numerosi effetti negativi, penalizzando economicamente i molti imprenditori sanitari che hanno o che avevano già programmato investimenti, anche rilevanti, nel territorio laziale”.

L’Amministrazione regionale, avendo compreso la gravità dell’impatto anche in termini economici, si è impegnata a valutare i casi portati alla loro attenzione, allo scopo di individuare una possibile risoluzione, assicurando che le pratiche urbanistiche con protocollo, volte alla presentazione dell’istanza autorizzativa, verranno quanto prima validate.

Altro tema affrontato è quello relativo alla tempistica dell’intero procedimento autorizzativo nella Regione Lazio, per tutte quelle strutture che vogliono attivare, trasferire, ampliare, trasformare un’attività sanitaria. Si tratta di un iter che varia in maniera difforme e non coerente da Asl ad Asl, con tempi che, molto spesso, sono ulteriormente dilatati.

La proposta sottoposta all’attenzione delle Istituzioni è di superare il limite temporale dei 120 giorni, come previsto dall’art. 11 (Rilascio dell’autorizzazione all’esercizio) del Regolamento regionale 6 novembre 2019 n. 20 della Regione Lazio. Ciò permetterebbe ai Presidi sanitari di poter cominciare a lavorare, pur non avendo ancora ricevuto ancora l’autorizzazione all’esercizio rilasciata dalla direzione regionale che, potrebbe appurare e validare la conformità e compatibilità della domanda presentata in seconda battuta, senza arrecare danni economici a tutti quegli imprenditori sanitari che hanno investito ingenti risorse economiche nel settore sanitario e sociosanitario per l’avvio delle proprie attività.

In ultimo, Giovanni Onesti e Valter Rufini, in rappresentanza degli interessi dei propri associati, hanno sottoposto all’attenzione di Lena e Magliocchetti, l’esigenza improcrastinabile del superamento della reintroduzione del parere obbligatorio in tema di fabbisogno che, a parere della Regione Lazio potrà essere garantito solo a seguito dell’uscita dal Piano di Rientro.

In conclusione, AISI e Feder ANISAP hanno messo al servizio dei decisori pubblici la propria professionalità ed esperienza, per ovviare alle tante criticità del settore, negli interessi del Servizio sanitario nazionale.


 
 
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