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Giornata Mondiale della Tiroide: in Italia i successi di iodoprofilassi e screening neonatale

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 23 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 25 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Tiroide, occasione per fare il punto sui programmi italiani di prevenzione delle patologie tiroidee. In particolare, l’uso diffuso del sale iodato per la iodoprofilassi e lo screening neonatale per l’ipotiroidismo congenito hanno permesso di ridurre sia la frequenza di alcune malattie tiroidee sia le loro conseguenze più gravi, rappresentando un significativo progresso in salute pubblica.

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Tiroide e intelligenza artificiale

Il tema scelto per quest’anno, “Tiroide e Intelligenza Artificiale”, mette in evidenza come l’IA stia diventando uno strumento importante per pazienti e medici. Grazie alla capacità di analizzare grandi quantità di dati, l’IA può supportare diagnosi più precise e individuare biomarcatori utili a una diagnosi precoce e a una migliore previsione delle malattie tiroidee.


Ipotiroidismo congenito: un’emergenza prevenuta

L’ipotiroidismo congenito è la forma più comune di endocrinopatia nell’infanzia, spesso richiedendo terapia per tutta la vita. Se non diagnosticato tempestivamente, può causare gravi ritardi nello sviluppo e danni neurologici permanenti. Fortunatamente, dal 1992 in Italia è attivo uno screening neonatale obbligatorio, che consente di iniziare subito il trattamento e di migliorare significativamente la prognosi.


I dati del Registro Nazionale degli Ipotiroidei Congeniti indicano un’incidenza attuale di circa 1 caso ogni 1100 nati vivi. L’incremento registrato negli ultimi decenni è attribuibile soprattutto ai progressi diagnostici e all’aumento della sopravvivenza dei neonati prematuri, più a rischio di sviluppare questa patologia.


La lotta alla carenza di iodio

Un fattore ambientale prevenibile chiave è la carenza nutrizionale di iodio, responsabile di diverse malattie tiroidee. In Italia, la situazione è migliorata grazie alla Legge 55/2005 che ha introdotto la iodoprofilassi volontaria tramite l’uso del sale iodato. Studi recenti mostrano che tutte le regioni hanno raggiunto la iodosufficienza e che la prevalenza del gozzo nei bambini è scesa sotto il 5%.


Importante sottolineare che l’uso del sale iodato non contrasta con le raccomandazioni per la riduzione del consumo di sale: il contenuto di iodio nel sale disponibile è calibrato per garantire l’apporto necessario anche consumando sale con moderazione.


Risorse per pazienti e clinici

Per approfondire, l’Associazione Italiana della Tiroide (AIT), insieme al Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE) e altre società scientifiche, ha creato un sito dedicato con video-interviste e risposte alle domande più frequenti sui temi tiroidei.


REDAZIONE AISI

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