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Fine vita, nasce il Comitato etico nazionale: sarà nominato dal Governo e valuterà le richieste

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 24 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Un organismo con sette esperti deciderà sull’accesso alle procedure di fine vita. Possibilità di nuova domanda solo dopo quattro anni in caso di rifiuto. Al via l’iter parlamentare con il testo base atteso per martedì sera

Comitato centrale per le decisioni: sette esperti scelti dal Governo

Un Comitato nazionale di valutazione etica, composto da sette membri nominati con decreto del Presidente del Consiglio, sarà incaricato di esaminare le richieste di accesso al fine vita. La bozza in discussione in Parlamento prevede che il premier indichi anche il presidente, vicepresidente e segretario dell’organismo. La nomina riguarderà figure qualificate come un giurista, un bioeticista, un anestesista o rianimatore, uno specialista in cure palliative, uno psichiatra, uno psicologo e un infermiere. I componenti resteranno in carica cinque anni, rinnovabili due volte anche non consecutive, e svolgeranno l’incarico a titolo gratuito.


Tempistiche e requisiti: decisioni entro sessanta giorni prorogabili

Il Comitato sarà tenuto a decidere entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta, con possibili proroghe per ulteriori 60 giorni in situazioni particolari e ancora 60 in caso di esigenze motivate. Prima del parere, non vincolante, verrà acquisita una valutazione specialistica sulla patologia della persona richiedente. Il richiedente potrà in ogni momento ritirare la domanda.


Rifiuto della richiesta: tempi lunghi per un nuovo tentativo

Nel caso in cui la domanda venga respinta per mancanza dei requisiti fissati dalla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale, non sarà possibile ripresentarla per almeno 48 mesi. Eventuali richieste anticipate saranno considerate inammissibili.


Chi agevola il fine vita non sarà punibile se rispettati precisi criteri

La proposta normativa esclude la punibilità per chi agevola l’esecuzione del fine vita a condizione che la decisione sia stata assunta in modo libero, autonomo e consapevole da una persona maggiorenne, inserita in un percorso di cure palliative, tenuta in vita da trattamenti sostitutivi di funzioni vitali, affetta da patologia irreversibile e sofferente in modo intollerabile, purché pienamente capace di intendere e volere. La valutazione di questi elementi è affidata al Comitato etico nazionale.


In arrivo il testo base: martedì la consegna alle commissioni riunite

Il testo definitivo della bozza di legge è atteso entro martedì sera, quando verrà presentato alle commissioni riunite competenti. L’obiettivo è aprire la fase emendativa partendo da un documento ordinato e condiviso. I relatori hanno presentato schemi tematici di lavoro, e si prevede un nuovo comitato ristretto per esaminare le questioni una per una. L’intento dichiarato è quello di raggiungere l’aula con una proposta unitaria.


REDAZIONE AISI

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