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Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, Schillaci: “Accesso equo ai dati, la sanità digitale è democrazia”

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 25 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Durante il question time alla Camera, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha presentato la nuova strategia per il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, uno strumento destinato a unificare i sistemi regionali e garantire equità di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è arrivare a un modello unico operativo entro marzo 2026, in grado di fornire informazioni sanitarie aggiornate e accessibili in modo uniforme.

Digitalizzazione e diritti dei cittadini

“La sanità digitale è democrazia”, ha affermato il ministro, ponendo l’accento sull’urgenza di superare gli squilibri tra le diverse aree del Paese. Il progetto, inserito nel quadro degli interventi PNRR, prevede tre fasi di attuazione, fissate dal decreto del 30 dicembre 2024, e punta alla standardizzazione completa del FSE. I dati verranno alimentati automaticamente entro cinque giorni dalla loro generazione, migliorando così trasparenza ed efficienza.


Risorse per infrastrutture e competenze

Per sostenere l’attuazione del nuovo fascicolo, oltre 600 milioni di euro sono stati stanziati nel 2022, destinati sia al potenziamento delle infrastrutture digitali sia alla formazione del personale sanitario. Le regioni stanno organizzando roadshow, eventi e incontri rivolti a medici e pazienti per promuovere la comprensione e l’utilizzo del FSE. “La tecnologia funziona solo se le persone la capiscono e la usano”, ha detto Schillaci.


Il ruolo centrale dei medici

Il Ministro ha sottolineato che sono i medici a dover guidare l’utilizzo del fascicolo: se non lo adottano, difficilmente lo faranno i pazienti. Per questo motivo, è stata avviata una campagna informativa dedicata, volta a spiegare i vantaggi concreti del FSE, le tutele in materia di privacy e la possibilità di controllare gli accessi al proprio profilo sanitario.


Ecosistema dei dati e prossimi obiettivi

Con il decreto del 31 dicembre 2024 nasce anche l’ecosistema dei dati sanitari, un sistema dinamico che va oltre la semplice conservazione, offrendo funzioni avanzate di elaborazione e consultazione. Questo nuovo approccio punta a trasformare l’architettura digitale in una leva per superare i divari territoriali e garantire pari opportunità a ogni cittadino, da Bolzano a Reggio Calabria.


REDAZIONE AISI

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