Fascicolo sanitario elettronico 2.0, Lanzarin: “Arricchirlo di dati e superare il divario digitale”
- AISI

- 12 set
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Al convegno regionale sull’innovazione in sanità, l’assessore alla Salute del Veneto ribadisce l’importanza di un FSE completo, interoperabile e accessibile a tutti.

Il valore dell’innovazione tecnologica
Il fascicolo sanitario elettronico rappresenta per il Veneto uno strumento centrale per modernizzare il sistema sanitario. “L’innovazione è il motore del cambiamento, ma richiede tempo e visione di lungo periodo – ha spiegato l’assessore Manuela Lanzarin –. Con l’entrata a regime dell’FSE nell’agosto 2025, potremo contare su un’infrastruttura digitale in grado di rendere la sanità più efficiente e vicina ai cittadini”.
Superare il digital divide
Secondo Lanzarin, perché l’FSE 2.0 sia davvero efficace è necessario affrontare la questione del divario digitale. “Servono percorsi di alfabetizzazione che permettano a tutti di utilizzare lo strumento – ha sottolineato –. L’obiettivo è arricchire costantemente il fascicolo con dati provenienti da ogni livello della sanità, garantendo allo stesso tempo sicurezza e tutela della privacy”.
Interoperabilità e condivisione dei dat
iTra i punti di forza individuati, l’assessore ha richiamato la centralità dell’interoperabilità dei sistemi e della condivisione delle informazioni tra i diversi livelli di cura. Il cittadino, ha rimarcato, deve diventare parte attiva di questo processo, trovandosi al centro di una rete digitale che consente a medici, ospedali e servizi territoriali di operare in maniera coordinata.
Il Veneto come laboratorio di innovazione
La Regione, insieme ad Azienda Zero e Arsenal.it, ha avviato una serie di progetti per integrare il fascicolo sanitario elettronico con la telemedicina e l’intelligenza artificiale. L’obiettivo è costruire un modello capace di unire innovazione tecnologica, accessibilità e sicurezza dei dati, rendendo il Veneto un laboratorio nazionale di sanità digitale.
REDAZIONE AISI



