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Farmacia dei servizi: preoccupante eliminazione dei requisiti_17 Nov

  • Immagine del redattore: AISI
    AISI
  • 17 nov
  • Tempo di lettura: 3 min

AISI: «DECISIONE GRAVISSIMA, COLPO ALLA SICUREZZA E ALL’EQUITÀ DEL SISTEMA SANITARIO»



mani che sistemano farmaci

“Le farmacie potranno erogare test diagnostici e firmare referti senza alcun requisito. Due pesi e due misure per la stessa prestazione sanitaria”.



ROMA 17 NOV 2025 - I vertici di AISI - Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti - esprimono forte preoccupazione per la novità emersa il 12 novembre scorso, quando – dopo i passaggi dell’8 alla Camera e del 12 al Senato – è stato ufficializzato che tutti gli emendamenti legati ai requisiti per la farmacia dei servizi sono stati ritirati, respinti o dichiarati decaduti.


Il risultato pratico è che i requisiti sono stati completamente eliminati.


Secondo le informazioni fornite ad AISI, se la norma verrà confermata in via definitiva, le farmacie potranno erogare test diagnostici di qualsiasi tipologia, eseguire analisi e persino firmare referti, senza dover rispettare alcun obbligo di autorizzazione, accreditamento, requisiti strutturali o personale qualificato, come invece richiesto alle strutture sanitarie indipendenti e accreditate.

Una decisione giudicata «estremamente negativa e pericolosa» dall’Associazione, perché introduce un trattamento differenziato e ingiustificato per la stessa prestazione sanitaria.


Sicurezza dei pazienti compromessa

Karin Saccomanno, Presidente AISI: «La sicurezza del paziente è un principio inderogabile. Consentire alle farmacie di eseguire test diagnostici e firmare referti senza requisiti, mentre le strutture sanitarie devono affrontare percorsi complessi di autorizzazione e accreditamento, rappresenta una frattura profonda nell’equità del sistema. È un arretramento per la qualità della sanità territoriale».


Distorsione del mercato sanitario e calo degli standard

Giovanni Onesti, Direttore Generale AISI: «Le imprese sanitarie indipendenti sono sottoposte a controlli stringenti, a obblighi strutturali e alla presenza di personale qualificato. Eliminare ogni requisito per le farmacie crea concorrenza sleale e offre ai cittadini prestazioni non uniformi per qualità, sicurezza e garanzie. Così si compromette l’intero equilibrio della sanità di prossimità».


Profili di legittimità e impatto sul quadro regolatorio

Secondo AISI, l’estensione delle attività sanitarie attribuite alle farmacie introduce criticità rilevanti anche sotto il profilo del rispetto delle regole vigenti. Le prestazioni previste dal nuovo impianto normativo – come test diagnostici con prelievo biologico, servizi di telemedicina con valore clinico, attività che richiedono personale sanitario qualificato o locali specifici – rientrano oggi, per tutte le strutture private, nel sistema di autorizzazione sanitaria disciplinato dal D.lgs. 502/1992. L’eliminazione dei requisiti e dei controlli regionali determinerebbe una deroga sostanziale alla disciplina sugli standard strutturali, organizzativi e professionali, generando un accreditamento di fatto senza verifiche, né programmazione territoriale. AISI ritiene che ogni ampliamento delle funzioni sanitarie sul territorio debba avvenire nel rispetto dei principi di equità, uniformità dei livelli di sicurezza e coerenza con la normativa sulle autorizzazioni, evitando sovrapposizioni di ruoli e un abbassamento degli standard assistenziali.


Pronti a ricorrere a TAR, Antitrust e sedi europee

Fabio Vivaldi, Segretario Generale AISI: «Se questa norma diventerà definitiva, sarà inevitabile valutare ricorsi al TAR, segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrenza e iniziative in sede europea. Due pesi e due misure per la stessa prestazione sanitaria violano principi fondamentali di trasparenza, concorrenza e tutela dell’utente. AISi agirà per ristabilire legalità e parità di trattamento».


LA POSIZIONE DI AISI

AISi chiede:

  • Ripristino dei requisiti per le farmacie dei servizi, allineandoli a quelli previsti per tutte le altre strutture sanitarie che erogano le medesime prestazioni.

  • Definizione di criteri chiari, vincolanti e uniformi per autorizzazione, accreditamento, personale qualificato e responsabilità professionali.

  • Apertura urgente di un tavolo istituzionale con Parlamento, Governo e Regioni per correggere una norma che rischia di generare confusione, rischi clinici e distorsioni competitive.

  • In mancanza di interventi correttivi, attivazione dei ricorsi e delle azioni legali necessari a tutela del mercato e dei cittadini.


La farmacia dei servizi è un elemento importante della sanità territoriale, ma non può essere sottratta a un quadro regolatorio comune e omogeneo. AISi ribadisce il proprio impegno nella difesa della qualità, della sicurezza e dell’equità tra operatori sanitari, nell’interesse del cittadino-paziente e del sistema sanitario nazionale.

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