Covid, il Tar del Lazio conferma la legittimità dell’obbligo vaccinale
- AISI

- 15 set
- Tempo di lettura: 1 min
Respinto il ricorso di un maresciallo dell’Aeronautica Militare: l’obbligo rispondeva al principio di solidarietà e tutelava l’interesse collettivo.

La decisione dei giudici amministrativi
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da un maresciallo dell’Aeronautica Militare contro le norme che avevano introdotto l’obbligo vaccinale anti-Covid. I giudici hanno stabilito che le disposizioni adottate nel periodo pandemico erano coerenti con i principi costituzionali e giustificate dalle evidenze scientifiche disponibili al momento.
I principi richiamati dalla giurisprudenza
Il tribunale ha fatto riferimento alle sentenze della Corte costituzionale del 2023, secondo cui un trattamento sanitario obbligatorio trova fondamento nel principio di solidarietà sancito dall’articolo 2 della Costituzione. L’imposizione di limiti alla libertà individuale non è stata considerata né sproporzionata né irragionevole, poiché mirava alla salvaguardia di un bene primario: la salute pubblica.
Il rigetto delle eccezioni sollevate
Il ricorrente aveva sostenuto la violazione dei principi di uguaglianza, legalità e non discriminazione, denunciando una presunta incompatibilità con il diritto comunitario. Il Tar ha ritenuto tali motivazioni infondate: la scelta legislativa di distinguere tra vaccinati e non vaccinati rispondeva a esigenze di sanità pubblica e alla necessità di favorire la massima adesione alla campagna vaccinale.
Un obbligo a tutela della collettività
La sentenza ribadisce che l’obbligo vaccinale non costituiva una compressione arbitraria delle libertà individuali, ma uno strumento legittimo per fronteggiare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Per i giudici, il bilanciamento operato dal legislatore tra diritti individuali e tutela della salute collettiva è stato conforme alla Costituzione e proporzionato alla gravità della pandemia.
REDAZIONE AISI



